La metà dei tumori evitabili con alimentazione adeguata

angela nanni

La nostra salute dipende dalle scelte di vita che facciamo. Lo sostiene con forza il dottor Diego Serraino Direttore SOC Epidemiologia Oncologica e del Registro Tumori del Friuli Venezia Giulia, IRCCS Centro di Riferimento Oncologico di Aviano: «Un tumore su due può essere evitato adottando uno stile di vita sano e consapevole! È questo il principale risultato di decenni di ricerche sulle cause del cancro. Con questo termine, in realtà, si descrivono circa 200 malattie diverse tra di loro per cause, terapie e impatto sull’aspettativa di vita che dimostrano chiaramente come la nostra salute dipenda molto dalle scelte di vita che facciamo ogni giorno. Se è vero che la frequenza dei tumori aumenta drammaticamente con l’età, la ricerca scientifica ha dimostrato che non è l’età di per se che li causa : per esempio fra i 65enni, il cancro del polmone o l’infarto del miocardio, sono condizioni 20 volte più frequenti fra coloro che hanno fumato 20 sigarette al giorno nei decenni precedenti, rispetto a chi non mai fumato, proprio perché l’incidenza tumorale dipende in larga misura, dallo stile di vita adottato ogni giorno, con scelte più o meno consapevoli».

 Quanto contano le nostre scelte di vita

«Indubbiamente l’invecchiamento è associato a modificazioni e usura dei sistemi biologici, ma il modo di invecchiare delle cellule, e i problemi che si possono sviluppare nel corso degli anni, non sono uguali per tutti- spiega ancora il dottor Serraino- In Italia sono circa 1000, ogni giorno, le persone alle quali viene diagnosticato un tumore: tra esse, molti sono fumatori (il fumo è causa di 17 tipi diversi di tumore), e per circa 300 la diagnosi di tumore è concomitante con condizioni come l’obesità, il sovrappeso e una forte sedentarietà. Tutti fattori, quindi, legati a scelte o convinzioni personali evitabili o modificabili. Affondiamo le nostre radici nel Mediterraneo, ma per quanto riguarda le scelte alimentari lo abbiamo dimenticato».

 

La giusta dimensione dell’alimentazione

Il dottor Serraino, infine, invita a riflettere sul fatto che: «L’alimentazione, intendendo con questo termine l’introduzione corretta di cibo e un’adeguata idratazione, è innanzitutto indispensabile per la nostra sopravvivenza e non per procuraci piacere o lenire le nostre ansie. Ricondurre l’alimentazione nella giusta dimensione delle nostre esistenze è necessario per compiere scelte alimentari oculate e improntate alla salute sia per quanto riguarda la quantità di calorie che ci servono che per la qualità e la varietà dei cibi da cui le assumiamo».

 

Come alimentarsi

Mangiare bene e tenersi attivi significa innanzitutto riuscire a mantenere, nel corso dell’esistenza, un peso corporeo adatto all’età e alla propria statura: fare scelte alimentari sbagliate e non calibrarle al proprio dispendio energetico quotidiano significa avviarsi verso il sovrappeso o peggio l’ obesità. Fin dalla più tenera età è necessario evitare il consumo eccessivo di cibi ricchi in zuccheri semplici, quindi bisognerebbe restringere al minimo il consumo di bibite gassate e cibi raffinati ovvero trattati chimicamente, addizionati di additivi che li rendono estremamente appetibili, ma che conservano davvero poche delle loro caratteristiche originali; è il caso di snack dolci e salati, di quelli a base di farina bianca e ricchi di grassi idrogenati. È molto importante anche limitare il consumo di cibi prodotti su scala industriale perché molto ricchi di sale, altro elemento molto dannoso per la salute.

 

La dieta mediterranea

Le abitudini alimentari del nostro Paese sono sempre più lontane dai principi della dieta Mediterranea: seguirla significa consumare regolarmente i legumi che sono ricchi di fibre, che aiutano a tenere a bada colesterolo e glicemia oltre che di fitoestrogeni che modulano l’azione degli ormoni sessuali inibendo pertanto, la crescita tumorale in molti casi. Seguire uno stile di vita mediterraneo significa portare in tavola ogni giorno frutta e verdura di stagione, un’abitudine che permette di fare il pieno di antiossidanti che contrastano naturalmente l’azione dei radicali liberi, ma anche di fibre che aiutano a migliorare la funzionalità intestinale e a calmierare la glicemia.

 

Nella dieta mediterranea, inoltre, si alternano pesce, latticini e carni anche avicole permettendo così di integrare l’alimentazione di acidi grassi omega 3 e 6 , antiossidanti e coenzima Q-10, tutte sostanze attive contro la genesi tumorale. Da ultimo, ma non per importanza, in questo modello alimentare l’unico condimento utilizzato è l’olio extra vergine di oliva che è naturalmente ricco di acidi grassi monoinsaturi, polifenoli e vitamine in grado di proteggere le membrane cellulari dai danni dei radicali liberi.

LA STAMPA

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