Emiliano: “Renzi non si dimette Ha soldati da piazzare”
Michele Emiliano nel confermare la candidatura nella corsa a segretario del Pd non ha alcuna intenzione di dimettersi nè da governatore della Puglia nè da magistrato.
Lo ha spiegato nel corso dell’Intervista a Maria Latella su Sky Tg24. “Candidarmi – ha detto – non significa lasciare la Puglia”. Quindi il riferimento a Matteo Renzi: “Il mio predecessore è stato sindaco di Firenze e segretario del Pd, può succedere ad altri”. Riguardo al suo ruolo di magistrato da anni in aspettattiva: “Quello – ha sostenuto – è il mio lavoro e non mi dimetterò mai, la Costituzione non costringe nessuno a dimettersi per fare politica, non c’è nessuna incompatibilità di legge”.
Anche perché “quel lavoro è la mia libertà che mi consente di non pietire un seggio e che mi consentirà un giorno di tornare al mio lavoro perchè non voglio diventare un professionista della politica: magistrato lo saro sempre”, ha chiosato Emiliano. Poi ha parlato del congresso: “Il congresso ha le sue regole, dico no a invenzioni in salsa renziana come una simulazione di primarie senza congresso. E’ un processo che dura quattro mesi, non c’è motivo di cambiare le regole proprio adesso”. “Non devo piazzare nessun parlamentare – ha chiarito – non ho squadre e complesse ingegnerie da sistemare, non ho disoccupati che rischiano di perdere l’unica fonte di finanziamento. Ora il segretario (Renzi, ndr) ha il potere di fare le liste. Ha un sacco di soldati e salmerie da collocare. Se vuole cominciare a cambiare il Pd, se veramente ha capito che non possiamo sostituire Forza Italia, dobbiamo far capire che noi siamo da una certa parte”, ha concluso Emiliano.
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