Altra tegola per Trump: perde anche il segretario al Lavoro che aveva designato
Andrew Puzder e Donald Trump alla Casa Bianca
Nuova tegola sull’amministrazione Trump. A nemmeno un mese dal suo insediamento, il presidente degli Stati Uniti perde il segretario al Lavoro che aveva designato: Andrew Puzder, imprenditore nel settore della ristorazione scelto per l’incarico, si è ritirato dall’iter per la conferma della nomina. Non c’erano le basi (e i voti) per il via libera del Senato.
All’origine della vicenda il suo background professionale e personale. Le critiche erano fioccate da subito, appena Trump aveva fatto il suo nome, scaturite in particolare da discrepanze emerse in materia fiscale ma anche in reazione ad una serie di controverse dichiarazioni dell’imprenditore a capo di catene di fast food, giudicate da più parti denigratorie nei confronti dei dipendenti e alcune sessiste.
Si ricorda quindi che nel 2015 Puzder, secondo fonti di stampa, affermò: «Mi piacciono le belle donne che mangiano burger in bikini». E sostenne che spot pubblicitari prodotti per alcuni dei suoi ristoranti considerati spinti erano «molto americani». Non solo, ad un certo punto sostenne che i dipendenti dei suoi ristoranti erano «il meglio del peggio», oppure che avrebbe voluto assumere robot perché creano meno problemi, oltre ad essere più gentili.
La pecca, insomma, del presidente Trump è di non aver approfondito e verificato a sufficienza le credenziali del suo candidato. E adesso i democratici gioiscono: ritengono di aver messo a segno un primo punto contro Trump nella battaglia all’ultimo voto nel processo delle conferme al Senato.
LA STAMPA