Trump si inventa un attentato terroristico in Svezia. Ex premier scandinavo: “Cosa si è fumato?”
Il massacro di Bowling Green non è bastato. L’elenco dei fatti alternativi dell’amministrazione Trump si allunga, provocando stavolta un mezzo incidente diplomatico con Stoccolma. Nel corso di un comizio stile campagna elettorale, il presidente-tycoon ieri ha fatto riferimento ad un presunto attacco terroristico in Svezia venerdì scorso. Un attacco che però non è mai avvenuto, e che potrebbe essere frutto – secondo alcune interpretazioni – solo di confusione fra il paese scandinavo e la città di Sehwan, in Pakistan, dove 85 persone sono morte in un attacco suicida appunto venerdì.
A Stoccolma hanno ascoltato e si sono interrogati, cercando di ricordare, ma alla memoria non è tornato proprio nulla. E al di là dell’ironia che ha invaso i social e i siti web già dalle prime ore, in serata la questione ha preso una piega più seria quando l’ambasciata svedese a Washington ha fatto sapere di aver chiesto spiegazioni in proposito al dipartimento di Stato. «Abbiamo posto la domanda, stiamo cercando di avere chiarezza», ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri di Stoccolma Catarina Axelsson.
Trump scarica il barile sulla rete amica Fox News di Rupert Murdoch. Sul suo profilo twitter scrive: «La mia dichiarazione su quanto avvenuto in Svezia si riferiva ad una storia che era stata trasmessa da Fox News sugli immigranti e la Svezia», si è limitato a cinguettare il presidente senza fornire ulteriori elementi per far comprendere a quale storia si riferisse.
A ironizzare, invece, ci aveva pensato tra i primi l’ex premier Carl Bildt su Twitter: «Svezia? Attentato terroristico? Cosa si è fumato? Le domande abbondano». Mentre dall’altra sponda dell’Oceano, Chelsea Clinton cinguettava: «Cosa è accaduto in Svezia venerdì sera? Hanno preso gli autori del massacro di Bowling Green?». Il riferimento di Chelsea è a un’altra delle gaffe inanellate dall’attuale amministrazione. Kellyanne Conway, la più stretta consigliera del presidente, ha parlato infatti nelle scorse settimane di un fantomatico massacro a Bowling Green ad opera di terroristi islamici in una cittadina del Kentucky, che non è mai accaduto. E ha spiegato i numeri della Casa Bianca e la sua diversa percezione sulla folla che ha partecipato all’Inauguration Day coniando l’espressione «fatti alternativi».
Mentre il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, alla fine di gennaio ha fatto riferimento più volte ad un attacco ad Atlanta, per poi correggersi e dire che si trattava di Orlando.
Ovviamente sui social è stata una pioggia di post, tweet e immagini ironiche con la nascita di hastag dedicati come Je suis Ikea e Pray for Abba e #lastnightinsweden.