Piazza Affari corre con Intesa e UniCredit. Borse Ue poco mosse in attesa di Trump

–di e

Borse europee poco mosse (qui l’andamento dei listini) nella prima seduta della settimana in attesa del primo discorso del presidente americano Donald Trump di fronte al Congresso, in calendario domani sera. L’unica eccezione è Piazza Affari, che ha messo a segno un rimbalzo dell’1,71% sul FTSE MIB dopo tre sedute in rosso. A trainare Piazza Affari è stato il +5,49% di Intesa Sanpaolo, che ha rinunciato a ogni ipotesi di combinazione industriale con Generali (-2,84%). Bene tutto il settore bancario, in cui si è messo in luce anche Banco Bpm (+6,11%) dopo la comunicazione dei target patrimoniali Srep della Bce per il 2017, che l’istituto supera agevolmente. Leonardo – Finmeccanica (+4,9%) continua a beneficiare della buona accoglienza del piano industriale, mentre l’intero settore della difesa è in fermento dopo l’annuncio dello stesso Trump di un «aumento storico» dei fondi destinati al comparto.

Il discorso di Trump al Congresso, nella notte tra martedì e mercoledì, sarà il faro della settimana dei mercati finanziari insieme all’Economic Outlook che sarà fornito dalla presidente della Federal Reserve Janet Yellen agli Executives’ Club di Chicago. Gli operatori tengono d’occhio le evoluzioni politiche in Francia – con la mancata alleanza per il momento tra Benoit Hamon e Luc Melenchon a sinistra, l’avvio dell’inchiesta su Francois Fillon per il presunto utilizzo illecito di fondi pubblici e soprattutto la crescita nei sondaggi di EmmanuellMacron) e in Italia dopo che è stata ufficializzata la scissione all’interno del Partito Democratico con la nascita di Democrazia e Progresso.

Ko per Generali, Intesa in evidenza
Tornando alle blue chip milanesi, deboli le Assicurazioni Generali dopo che Intesa Sanpaolo, in una nota diffusa venerdì sera, ha annunciato di non aver individuato opportunità di creazione di valore in una eventuale combinazione industriale con la compagnia assicurativa triestina. Gli analisti di Banca Akros, ritenendo rientrato al momento l’appeal speculativo su Trieste, hanno tolto la raccomandazione “accumulate” pur segnalando che le quotazioni considerando i multipli 2017-2018 sugli utili restano a sconto dell’11% rispetto ad Allianz, Axa e Zurich in ragione del rischio Paese e di un peggiore ritorno sull’equity.

Mediobanca sconta lo stop Intesa-Generali. Bene Banco Bpm
Con Intesa Sanpaolo si muove al rialzo il pacchetto delle ex popolari mentre scivola Mediobanca (-1,2% che segue l’andamento della sua partecipata Generali e che vede esaurirsi l’appeal speculativo di un potenziale riassetto) e Unicredit (-1% primo socio di Mediobanca). Salgono invece le ex popolari a cominciare da Banco Bpm dopo che la banca ha comunicato di aver ricevuto da Bce la notifica dei requisiti prudenziali da rispettare per il 2017, tali requisiti risultavano superati a fine 2016. Acquisti su Banca Pop Er e Ubi Banca.

AsRoma corre dopo accordo nuovo stadio. Balzo Cerved sui conti 2016
Fuori dal Ftse Mib, balzo per l’As Roma dopo l’accordo raggiunto venerdì con il Comune di Roma sul progetto del nuovo stadio del club calcistico che dovrebbe essere pronto nel 2020 e assicurare, nelle previsioni, nuovi introiti alla società sportiva. Bene Cerved Information Solutions grazie ai conti 2016 diffusi venerdì e all’aggiornamento fornito dal management sulle opportunità. Il gruppo ha chiuso il 2016 con utili netti per 92 milioni di euro(+34%) su ricavi in miglioramento del 6,6% a 377 milioni di euro. In virtù di questi numeri, il cda ha proposto un dividendo di 0,247 euro per azioni (48,2 milioni complessivi).

Pininfarina in evidenza
Pininfarina scatta l’accordo annunciato in mattinata con Hybrid Kinetic Group Limited, società quotata alla borsa di Hong Kong e specializzata nel business delle auto elettriche. L’intesa commerciale prevede che Pininfarina supporti Hybrid Kinetic nello sviluppo chiavi in mano di una vettura elettrica a partire dalla concezione e sviluppo dello stile del veicolo, dello sviluppo ingegneristico, della validazione virtuale e fisica per la produzione di serie. Il contratto complessivamente vale 65 milioni di euro e avra’ una durata complessiva di 46 mesi.

Giù Lse-Deutsche Boerse: fusione più lontana secondo Londra
Nel resto d’Europa giù di oltre il 2% a Francoforte Deutsche Boerse dopo che Lse ha definito “altamente improbabile” il rispetto delle condizioni Ue per la fusione tra le due società di gestione delle piattaforme di scambio. A Londra -0,96% per London Stock Exchange Group. Ieri in una nota, il London Stock Exchange ha riferito di aver esaminato le richieste di Bruxelles, tra cui quella di cedere MTS, e di aver concluso di non poter rispondere positivamente. ☺«Il consiglio di amministrazione di LSE ritiene altamente improbabile la cessione», si legge nella nota. LSE continuerà tuttavia nel tentativo di portare a buon fine questa fusione.

BTp: assegnati 4mld a 5 anni, rendimento sale 19 pb all’1,11%
Rendimento in aumento per i BTp a 5 anni assegnati oggi in asta dal Tesoro. Nel dettaglio la prima tranche del nuovo benchmark quinquennale scadenza 01/04/2022 e’ stata collocata all’1,11% in aumento di 19 punti base sull’asta precedente. Buona la domanda, con oltre 4,9 miliardi di titoli richiesti a fronte dei 4 miliardi offerti e interamente assegnati. In leggero calo (-9 tick al 2,28%) il rendimento del BTp decennale scadenza 01/06/2027 collocato oggi in terza tranche. La domanda si e’ attestata a 2,82 miliardi a fronte dei 2 miliardi assegnati dal Tesoro che, sempre sulla scadenza decennale, ha emesso un BTp off-the-run scadenza 01/03/2026 per 1 miliardo spuntando un rendimento del 2,05%. Infine le emissioni sul primario hanno registrato anche il collocamento di 3 miliardi di CcTeu: il rendimento del CcTeu on-the-run è salito di 6 punti base allo 0,79% mentre il CcTeu off-the-run scadenza 15/12/2022 e’ stato collocato con un rendimento dello 0,53%.

Sul mercato dei cambi, euro in rialzo a 1,0621 dollari (1,0561 venerdì in chiusura) e 118,96 yen (118,42), mentre il rapporto dollaro/yen è a 112,02 (112,13). Sale, infine, il prezzo del petrolio: il future aprile sul Wti segna +0,54% a 54,28 dollari al barile, mentre l’analogo contratto sul Brent guadagna lo 0,61% a 56,33 dollari.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

 

Rating 3.00 out of 5

No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.