La magia delle coste nipponiche illuminate di blu: il trucco c’è ma non si vede
Potrebbe sembrare un fotomontaggio. Eppure è la chimica ad aver orchestrato questo fantastico scenario. Siamo nella città di Okayama, in Giappone, e questi meravigliosi scatti in notturna sono stati realizzati da Trevor Williams e Jonathan Galione, anche conosciuti come Tdub Photo, con un piccolo stratagemma.
A differenza di altre spiagge «luminose», le responsabili di questo fenomeno non sono le alghe bioluminescenti ma le «lucciole di mare»: dei piccoli gamberetti che vivono tra la sabbia umida o in punti in cui, nonostante i cambiamenti dalla marea, il livello dell’acqua è sempre minimo.
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Attraverso particolari reazioni chimiche, questi insetti riescono a produrre energia luminosa. Ma a creare questo suggestivo scenario è solo la presenza di una quantità immensa di lucciole tutte insieme: un accadimento assai raro, «innescato» proprio dai fotografi.
Fortuna o meno, lo stesso duo Tdub Photo ha ammesso di aver utilizzato «un trucchetto» per attirare le lucciole. Hanno infatti realizzato delle esche artigianali con dei pezzetti di bacon e posizionato i recipienti fra gli scogli: hanno avuto pochissimo tempo prima che le lucciole, sazie, se ne andassero. Ma ne è valsa sicuramente la pena.
Williams e Galione si sono così innamorati della bioluminescenza che hanno annunciato che dopo questo progetto – ribattezzato «The Weeping Stones» – si concentreranno su un set al naturale dove vivono funghi luminosi. In attesa dei nuovi scatti, ecco i loro lavori pubblicati su Instagram.
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