Trump: «Taglio epocale tasse» Ingresso migranti solo per merito

I parlamentari repubblicani salutano con un ruggito il passaggio «sul grande, grande muro» e con un boato ancora più forte le parole sulla «necessità» di smantellare l’Obamacare, la riforma sanitaria. Ma per il resto l’atteso primo discorso di Donald Trump davanti al Congresso in plenaria non ha apportato alcuna sostanziale correzione al quadro politico. Il presidente ha semplicemente moderato i toni, non ha insultato i media o i giudici e nemmeno gli avversari politici. In compenso si è tenuto alla larga dalla questione più scivolosa, la relazione con la Russia e il suo rapporto con Vladimir Putin. Lo «speech» di questa notte, sostitutivo del tradizionale Discorso sull’Unione, è comunque un documento interessante, perché sistematizza e mette ordine nella dottrina Trump. Non è mancata, come sempre, la sceneggiatura. Il presidente ha presentato la moglie Melania, «la First Lady», seduta nella tribunetta di fronte al podio, con un vestito blu notte dai mille bagliori. I repubblicani l’hanno salutata con un’ovazione; i democratici con un battimani di cortesia. Nancy Pelosi e le altre parlamentari progressiste sono comparse tutte vestite di bianco, in omaggio alla battaglia per i diritti delle donne condotta dalle suffragette. Poi verso la fine dell’orazione l’altro momento ad alta intensità emotiva. In galleria, proprio di fianco a Ivanka, siede Carryn Owens, la vedova di William Ryan Owens, soldato delle forze speciali della Marina, morto in un’operazione anti terrorismo. Questa volta l’applauso è corale e lunghissimo.

Immigrati: ingressi con sistema «premiale»

In quasi un’ora Trump ha illustrato il sommario tematico, il manifesto di quello che ha definito «il Rinnovamento dello Spirito americano»: un’espressione che sembra avere le impronte digitali dell’immaginifico consigliere strategico, Steve Bannon. È uno schema in quattro-cinque punti, tutti collegati tra loro come in una lunga equazione. Punto di partenza: la sicurezza dei confini, con «il grande, grande Muro» da costruire alla frontiera con il Messico. Se il territorio è protetto non arriveranno criminali o terroristi. C’era attesa per capire se Trump avesse cambiato posizione sull’immigrazione. Ma il presidente non ha confermato l’apertura alla regolarizzazione dei migranti senza documenti. Ha indicato, invece, come possibile modello il sistema «premiale» adottato da Canada e Australia che incentiva gli ingressi di persone con alte qualifiche e abilità professionali. Negli Stati Uniti, però, queste posizioni sono appannaggio degli americani, mentre gran parte dei migranti va a coprire le funzioni meno gratificanti. La sicurezza si declina anche sul versante esterno. Trump ha confermato il potenziamento delle forze armate, senza però addentrarsi nelle poste di bilancio, e l’offensiva contro l’Isis, ancora una volta senza troppi dettagli.

Via l’Obamacare

La base materiale è, naturalmente, l’economia. Trump ha attaccato a fondo l’eredità di Barack Obama: «94 milioni di persone sono escluse dalla forza lavoro; oltre 43 milioni vivono in povertà e oltre 43 milioni sopravvivono grazie ai buoni alimentari, i “food stamps”. Abbiamo la peggiore ripresa economica degli ultimi 65 anni». Tutte affermazioni che innescheranno le repliche degli obamiani e le discussioni sui numeri di una ripresa che ha comunque portato il tasso di disoccupazione al 4,7% in pochi anni. Il nuovo leader americano si affida al «nazionalismo economico», cioè ai posti di lavoro che dovranno creare le grandi corporation (citata anche Fiat-Chrysler), a un grande piano di infrastrutture che, come si è visto dalla reazione dell’emiciclo raccoglie un consenso bipartisan, e, infine, alla ridefinizione dei trattati commerciali. Per il resto il presidente ha disseminato il testo con frasi sul richiamo al primato americano mondiale. Pieno sostegno agli alleati occidentali e alla Nato, «ma i nostri alleati devono rispettare i loro impegni finanziari». Qua e là c’è anche qualche appello ai parlamentari repubblicani e democratici perché provino a collaborare. Oggi, però, Trump potrebbe presentare la seconda versione del bando momentaneo su profughi e viaggiatori provenienti da sette Paesi musulmani. Molto probabilmente riprenderà lo scontro con la magistratura e con la stampa. Si ritornerà ai tweet e alla normale anomalia di questa presidenza.

CORRIERE.IT

Rating 3.00 out of 5

No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.