Fisco, reddito medio è di 20.690 euro Non versano l’Irpef più di 12 milioni
I contribuenti che hanno presentato la dichiarazione Irpef nell’anno d’imposta 2015 sono stati 40,8 milioni, in lieve aumento (+0,13%) rispetto all’anno precedente. Lo comunica il Mef, aggiungendo che il reddito complessivo ammonta a circa 833 miliardi di euro per un valore medio di 20.690 euro (+1,9% rispetto al 2014). La Lombardia è la regione al top con un valore medio dichiarato di 24.520 euro, seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano (22.860 euro). Il Tesoro sottolinea che hanno concorso nuovamente alla formazione del reddito i premi di produttività, perché nel 2015 non ha trovato applicazione la tassazione agevolata del 10%. Nel confronto con il reddito medio 2014 comprensivo dei premi la variazione è +1,3%.
45% sotto i 15mila euro
Analizzando le dichiarazioni, risulta che il 45% dei contribuenti, che dichiara solo il 4,5% dell’Irpef totale, si colloca nella classe di reddito fino a 15mila euro. 34mila contribuenti (0,1% del totale) hanno un reddito complessivo maggiore di 300mila euro, per un ammontare complessivo di 294 milioni di euro (circa 9.072 euro in media), e sono tenuti al pagamento del contributo di solidarietà del 3%.
Lavoratori, pensionati, precari
Rispetto al valore medio del reddito complessivo (pari a 20.690 euro), il reddito medio da pensione (pari a 16.870 euro) è inferiore del 18,5% mentre quello da lavoro dipendente (pari a 20.660 euro) è in linea. Analizzando i lavoratori dipendenti in base al tipo di contratto di lavoro, emerge che, se si considerano soltanto i soggetti con contratto a tempo indeterminato (pari a 16 milioni, +2,1% rispetto al 2014), il valore medio è pari a 23.068 euro (-1,3% rispetto all’anno precedente), mentre coloro che hanno esclusivamente contratti a tempo determinato (pari a 4,8 milioni, +2,0% rispetto al 2014) hanno un reddito medio di 9.633 euro (-1,8% rispetto all’anno precedente). Il reddito medio d’impresa è pari a 19.990 euro, 3,4% in meno rispetto al reddito complessivo medio, mentre quello da lavoro autonomo (38.290 euro) è quasi il doppio.
Il bonus
Tra gli 11,9 milioni di soggetti che avevano ottenuto il bonus mensile di 80 euro dal datore di lavoro, circa 966mila hanno dovuto restituire integralmente il bonus in sede di dichiarazione, mentre 765mila soggetti hanno dovuto restituire solo una parte del bonus ricevuto. Si tratta di contribuenti titolari di ulteriori redditi che li hanno portati a superare la soglia fissata per avere diritto al beneficio, oppure l’imposta dovuta è risultata inferiore alle detrazioni.
Aumentano addizionali Regioni e Comuni
Si conferma il trend di incremento delle addizionali all’Irpef. L’addizionale regionale Irpef ammonta nel 2015 a circa 11,8 miliardi di euro (+4,1% rispetto al 2014). L’addizionale regionale media è pari a 400 euro (380 euro nel 2014). I valori più alti si registrano nel Lazio (620 euro), seguito dal Piemonte (510 euro), in relazione agli automatismi fiscali previsti in caso di deficit sanitario e attivi in entrambe le Regioni; i valori più bassi si rilevano nella provincia autonoma di Bolzano (230 euro) seguita dalle regioni Basilicata e Sardegna (entrambe a 270 euro). L’addizionale comunale ammonta invece complessivamente a 4,7 miliardi di euro, in aumento del 5% rispetto al 2014, con un importo medio pari a 180 euro, che varia dal valore massimo di 250 euro nel Lazio, al valore minimo di 60 euro nella Provincia autonoma di Bolzano
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