Abilissimi disabili
Scena numero uno: le Iene mostrano l’assessore regionale siciliano alla Famiglia, Gianluca Micciché, mentre promette assistenza a due fratelli tetraplegici se lo aiutano a restare in giunta. Capolavoro: posto perso, Micciché deve dimettersi. Ma, siccome è dell’Udc, dunque fervente cattolico, Micciché si perdona prontamente e rimane in Assemblea regionale a guadagnarsi lo stipendio, diciamo così.
Scena numero tre: partono i controlli (ci voleva Pif…) e si scopre che dei 719 disabili gravissimi assistiti dalla Regione sono tali soltanto 262, e cioè oltre 450 sono disabili un po’ meno gravi (e non necessitavano di assistenza 24 ore al giorno), o molto meno gravi, o non lo sono per niente, e qualcuno nel frattempo è persino morto, ma i familiari hanno ritenuto di conservare l’assegno alla memoria.
Epilogo: si sa che la Sicilia è un po’ così, pensate che la Regione ha 16.500 pensionati, più del doppio di Camera e Senato messi assieme. Morale: dal governatore Crocetta fino ai finti o semifinti disabili che rubavano ai disabili veri, passando per parenti, medici e funzionari, l’Italia è una tavola a cui banchettano tutti.
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