Consip, il ministro Orlando: «Lotti ha tutto il diritto di restare» Fuga notizie: revocate indagini a Noe
Ancora una giornata di polemiche e alta tensione in merito alla vicenda Consip. Sia a livello politico che delle indagini. «Rispetto l’opinione di Cuperlo ma ritengo che Lotti abbia tutto il diritto di stare al suo posto», dice il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che sceglie di difendere il ministro dello Sport, Luca Lotti, coinvolto nell’inchiesta. Intanto – sul fronte delle indagini – arriva una svolta da parte della Procura di Roma che annuncia di aver «revocato» ai carabinieri del Noe (Nucleo Operativo Ecologico) la delega per ulteriori indagini nel procedimento su Consip. Il motivo: «Troppe fughe di notizie». Infine, sempre sul fronte politico, va all’attacco dell’ex premier il leader del M5S: «Il rottamatore ha rottamato anche il padre», dice.
Procura Roma revoca indagini a Noe
La principale novità arriva sul fronte delle indagini. Alla luce di «ripetute rivelazioni di notizie coperte da segreto» istruttorio la Procura di Roma «per una esigenza di chiarezza» ha «revocato» ai carabinieri del Noe la delega per ulteriori indagini nel procedimento su Consip. È quanto annuncia – nel primo pomeriggio di sabato – la stessa Procura in una nota affermando che la delega è stata ora affidata al Nucleo Investigativo di Roma dei Carabinieri. Intanto, a quattro giorni dal suo arresto, avvenuto mercoledì 1 marzo, nel giorno del suo 64esimo compleanno, l’imprenditore campano Alfredo Romeo, travolto dall’inchiesta Consip della Procura di Roma, affida le prime parole di sfogo ai suoi legali. «In questa vicenda non c’è nulla di vero, mi sento vittima di una strumentalizzazione legata ad una aspra contesa, tutta di natura politica».
«Lotti ha il diritto di restare al suo posto»
Sul fronte politico l’inchiesta Consip ha varie ripercussioni. Anche per il coinvolgimento del ministro dello Sport Luca Lotti. Orlando dunque fa fronte comune con Lotti e Matteo Renzi che aveva ribadito «Non si deve dimettere» e parla di «una ragione molto semplice: l’avviso di garanzia che lo riguarda è precedente al Natale e quindi i fatti nuovi che stanno emergendo in questo momento sono cosa diversa rispetto a quell’avviso di garanzia». E ribadisce. «Rispetto l’opinione di Gianni Cuperlo ma credo che Lotti ha il diritto di restare al suo posto». Per Orlando, inoltre, l’inchiesta Consip «non deve assolutamente» influenzare il congresso del Pd, «noi ci dobbiamo confrontare sulle idee e dobbiamo rispettare tutti i principi garantisti».
Grillo attacca Renzi
Intanto il leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo torna ad attaccare l’ex premier Renzi che, a proposito delle indagini sul padre ha dichiarato: «Se è colpevole pena doppia». «L’unica notizia vera è la frase più infelice e stupida della storia, quella del rottamatore che riuscì a rottamare solo il padre», scrive Beppe Grillo sul suo blog in un post intitolato «Oggi a me domani al mi babbo». «Se a Berlusconi avessero toccato la mamma si sarebbe costituito, il menomato morale non si rende neppure conto che questa uscita lo segnerà per sempre», dice Grillo .
Tiziano Renzi: «Mi è venuta la tachicardia»
Da Rignano sull’Arno, in Toscana, dove vive, Tiziano Renzi non commenta le sue vicende giudiziarie: «Sono indagato, non posso dire niente», dice il giorno dopo l’interrogatorio davanti ai pm di Roma e Napoli. «Come sta?» chiedono i giornalisti al di là della porta a vetri che rimane chiusa. «Mi è venuta anche la tachicardia», si limita a dire allontanandosi dalla porta.
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