Roma, così Marra dettava le nomine: ecco le chat con Romeo

di Michela Allegri e Cristiana Mangani
Dalle chat depositate agli atti del processo per corruzione a carico di Raffaele Marra emerge che fu proprio lui a decidere gli organigrammi del Campidoglio. L’ex capo del Personale, attualmente detenuto nel carcere di Regina Coeli e sul banco degli imputati il 25 maggio con il costruttore Sergio Scarpellini na parla via WhatsApp con Salvatore Romeo.

La conversazione è del 12 giugno 2016, dieci giorni prima dell’insediamento in Campidoglio di Virginia Raggi. Marra, braccio destro della prima cittadina, scrive: «Domani ti mando un foglio Excel con i provvedimenti da adottare subito, e un foglio word in cui ci sono i possibili incarichi e le possibili retribuzioni. Ma come ti dicevo prima te li devo spiegare».

Dalle chat arriva quindi la conferma che i “quattro amici al bar” (Marra, Romeo, Raggi e Frongia) erano già al lavoro prima dell’inizo del mandato pentastellato. Subito dopo l’ex vice capo di gabinetto scrive: «Ti ho inviato due mail, la prima con la macrostruttura. La seconda con gli atti da compiere e relativa tempistica. Confermami ke hai ricevuto le mail e ke riesci ad aprire gli allegati. Ps gira le mail solo a V. e Daniele mi raccomando».

L’interlocutore è sempre Romeo, protagonista del recente “polizza-gate” che ha fatto tremare il Comune di Roma. Nel colloquio sembra riferirsi a Frongia, poi nominato vicesindaco, e alla Raggi. Passano tre giorni e arriva un nuovo sms tra i due. Marra parla di Marcello Minenna e di Carla Raineri: «Hai letto la mia email circa il compenso di mm? Se lui vuole guadagnare di più potrebbe fare il capo della Ragioneria al posto di Fermante e V. potrebbe tenere la delega al bilancio. Mentre per il magistrato potrebbe continuare a svolgere l’incarico attuale di capo dell’anticorruzione (quello cioè ke le ha conferito Tronca) e ke lei ha accettato!!! Così sono sistemati tutti e due!!!».

Minenna verrà poi nominato assessore al Bilancio e alla Partecipate, mentre Raineri diventerà di gabinetto. Un incarico durato pochi mesi: entrambi se ne andranno denunciando con forza proprio lo strapotere di Romeo e Marra.

IL MESSAGGERO

Nel corso dell’interrogatorio del 20 dicembre nel carcere di Regina Coeli, Marra ha detto ai pm di aver chiesto alla Raggi di andarsene: «Più volte ho manifestato al sindaco Raggi che volevo andare via». L’ex capo del Personale del Campidoglio si riferisce ai giorni in cui il suo nome era al centro di articoli di stampa. «Io non sono corrotto – ha aggiunto Marra – sono una persona perbene. Il mio rapporto con Scarpellini era solo amichevole, forse l’ho visto dieci volte».

 

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