Alfano sogna la Balena bianca per riavvicinarsi a Forza Italia
Angelino Alfano si traveste da leader e prova a riportare in vita la Balena bianca. Il ministro degli Esteri archivia l’esperienza del Nuovo centrodestra e fonda Alternativa Popolare.
L’appuntamento è per questa mattina alle 10 a Roma, al Centro congressi: cala il sipario sulla formazione politica nata da una costola di Forza Italia per sostenere i governi del Pd.
Alle 17,30 il titolare della Farnesina chiederà all’assemblea nazionale di votare la mozione per la trasformazione di Ncd in un nuovo soggetto politico. «Il conto alla rovescia è partito! Meno di 24 ore per scoprire il nuovo volto di Ncd», ha commentato ieri Alfano su Twitter. Top secret il nome. Il più gettonato sarebbe Alternativa Popolare: il simbolo è stato già depositato al Viminale. Si attende solo il via libera. Ma gli alfaniani avrebbero due o tre opzioni di riserva: Patto per l’Italia, Unione Popolare e Iniziativa Popolare.
Per non fallire, Alfano ha arruolato la società di ricerche e sondaggi Ipr Marketing guidata da Antonio Noto per testare l’indice di gradimento dei cittadini sul nuovo simbolo: il report, consegnato dai sondaggisti al ministro degli Esteri, premia Alternativa Popolare come il nome in grado di riscuotere maggior consenso tra gli elettori. Un simbolo che richiamerebbe al Ppe lasciando aperta la porta con Forza Italia. Scelto il simbolo, servono alleati e voti: il ministro degli Esteri sarebbe alla ricerca di compagni di viaggio per costruire la casa dei moderati. Per ora, Pier Ferdinando Casini si tiene defilato mentre il deputato Giacomo Portas con il movimento I Moderati non ha ancora sciolto la riserva se confluire o meno in Ap. Flavio Tosi, altro federatore del polo dei moderati, lavora in silenzio per coltivare il suo orticello. Sia Portas che Tosi saranno comunque presenti all’assemblea degli alfaniani.
Un progetto che nasce, dunque, già zoppo e con tanti leader: oltre ad Alfano e Casini, i Civici e Innovatori, un altro cespuglio della galassia dei moderati che riunisce gli ex di Scelta Civica, sono in pressing su Francesco Rutelli affinché l’ex leader della Margherita ritorni in campo per guidare i moderati. Uno scenario che spaventerebbe Alfano; tant’è che il ministro degli Esteri pare abbia lanciato la candidatura di Rutelli alla direzione dell’Unesco solo per eliminarlo dalla corsa alla leadership dei centristi.
L’altra incognita del nascente partito riguarda le alleanze. Fabrizio Cicchitto indica una strada autonoma per il nuovo polo centrista. Una scelta quasi obbligata perché il Pd sembra intenzionato a scaricare Alfano. Renzi non si è ancora espresso mentre il presidente del partito Matteo Orfini, la voce più dura del renzismo, ha definito innaturale l’intesa con il titolare della Farnesina.
Porte chiuse ai traditori in Forza Italia: Silvio Berlusconi non avrebbe alcuna intenzione di riabbracciare Alfano dopo il passaggio nella coalizione di centrosinistra. Sedotto e abbandonato da Renzi, il titolare della Farnesina si ritrova ora isolato alla guida di un partitino che, in assenza di una legge elettorale che assegni il premio alle coalizioni, e non alle singole liste, rischia di restare fuori dal Parlamento.
IL GIORNALE