La beffa del bonus mamma, Inps: “Tantissime lo chiedono” ma ancora non c’è

Approvato all’interno dell’ultima legge di stabilità, il bonus “mamma domani” è un contributo una tantum di 800 euro che dovrebbe essere erogato alle future mamme e servire come sostegno alle grandi spese che una famiglia deve sostenere in vista dell’arrivo di un figlio come carrozzina, fasciatoio, pannolini e altro. Possono percepirlo le donne che abbiano compiuto il settimo mese di gravidanza al 1 gennaio 2017, oltre a quelle che adottino un bambino. Dunque, in questi giorni stanno arrivando al momento del parto le prime mamme che possono percepire il bonus. In realtà, però, dopo che il 27 febbraio l’Inps ha fatto conoscere i requisiti generali per ottenere il contributo, non sono ancora state rese note le modalità per presentare la domanda online.

“Non so quando usciranno le modalità, è la terza persona a cui dico la stessa cosa oggi”, ci risponde l’impiegata dell’Inps di uno sportello di Roma a cui chiediamo informazioni. E prosegue: “Avevamo chiesto di poter accettare intanto le domande cartacee, ma ci hanno detto di no”. Certo, va detto che le donne che partoriscono non perdono il diritto al bonus, se corrispondono ai requisiti richiesti. Tuttavia, questo ritardo tradisce lo spirito della misura, che come spiega il suo stesso nome dovrebbe dare un sostegno alle famiglie prima della nascita del figlio. Inoltre, ci spiegano dal call center dell’Inps, “Quando usciranno le modalità, verranno presentate tantissime domande e quindi serviranno dai trenta ai sessanta giorni per erogare il pagamento”. Conclude l’operatore dell call center: “Lei è all’ottavo mese di gravidanza? Faccia conto che il bonus non ci sia. Per la carrozzina se può attendere bene, se no quando poi riceverà il contributo, restituirà i soldi a chi glieli ha prestati, non ne ho idea”

REP.IT

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