Saranno le indagini della polizia a chiarirlo. La tragedia si è consumata in un appartamento all’ultimo piano di una palazzina al civico 17 di via della Costituzione, nel quartiere residenziale delle Albere, progettato da Renzo Piano.

A trovare i due corpicini è stata la madre, che ha dato l’allarme. La donna, che lavora come veterinaria in provincia di Bolzano, era uscita lasciando il marito con i due bambini. Subito sono scattate le ricerche per ritrovare il padre dei due piccoli, che si sono rapidamente circoscritte alla località Sardagna.

Qui è stata prima ritrovata l’auto dell’uomo, un suv “Volvo”, non distante dall’hotel Panorama, da tempo in disuso. Il suo cadavere giaceva in fondo a un dirupo, dove si è gettato scavalcando una balconata: un volo di cento metri. Il punto dista una decina di minuti di macchina dalla casa della famiglia.

L’uomo era un consulente finanziario di 44 anni, con un passato di carabiniere. Fino al 2014 era stato elicotterista in servizio presso il Nucleo Elicotteri dell’Arma a San Giacomo di Laives (Bolzano). Nella tarda mattinata ha colpito a morte con un martello i suoi due bambini e subito dopo si è suicidato. Dopo aver lanciato l’allarme a polizia e soccorritori, la moglie è stata a lungo interrogata dalle forze dell’ordine. Stando al suo racconto, la coppia oggi avrebbe dovuto firmare il rogito per l’acquisto di un appartamento. Le operazioni di ricerca si sono concentrate sul padre dei due bambini uccisi.

“Il padre dei due bimbi mi aveva detto pochi giorni fa che stava per firmare il rogito per l’acquisto della casa”, ha racconta un vicino di casa. “Apparentemente – ha aggiunto – se uno decide di acquistare casa dovrebbe essere una persona equilibrata e normale”. “Non avrei mai pensato che Gabriele avrebbe potuto fare una cosa del genere, sembravano la famiglia del Mulino Bianco”, dice il vicino di casa. “Qualche volta ci si incontrava sulla strada e Gabriele sembrava una bellissima persona, una persona che adorava i suoi bambini”.