David di Donatello 2017, miglior film La pazza gioia. Ecco tutti i vincitori –
Simona Santoni
Presso gli Studi De Paolis di via Tiburtina a Roma, la cerimonia di premiazione dei David di Donatello, per la seconda volta consecutiva firmata Sky e condotta da Alessandro Cattelan con ironia e in stile Oscar (ma senza errore e colpo di scena finale), ha incoronato come miglior film La pazza gioia di Paolo Virzì.
A La pazza gioia i David più importanti
Forte di 17 candidature, il film di Virzì su un’agrodolce storia di follia al femminile ha vinto i premi più importanti: al cineasta livornese è andato anche il David per la migliore regia e alla meravigliosa Valeria Bruni Tedeschi quello come migliore attrice protagonista. L’interprete italo-francese è alla quarta statuetta vinta (l’ultima nel 2014 sempre grazie a un film di Virzì, Il capitale umano). Sul palco Valeria, chiamando a sé la sua compagna di set Micaela Ramazzotti, ha dato vita dei ringraziamenti dolcemente folli, sincopati, divertenti, tra lacrime e risate. Con tanto di grazie alla sua “amica Barbara, che mi propose ufficialmente la sua amicizia il primo giorno di asilo e mi dette un po’ della sua focaccia facendomi sentire magicamente non più sola”, “alla mia povera psicoanalista” e “agli uomini che mi hanno amata e a quelli che mi hanno abbandonata”.
La pazza gioia in tutto colleziona quattro David di Donatello (anche quello al miglior scenografo).
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Veloce come il vento e Indivisibili vincono più David
Ad avere invece conquistato il maggior numero di statuette sono due film che parlano un linguaggio nuovo, realizzati da due giovani registi, che fanno ben sperare per il futuro del nostro cinema. Indivisibili di Edoardo De Angelis e Veloce come il vento di Matteo Rovere hanno portato a casa entrambi sei David di Donatello.
Indivisibili, il film che Paolo Sorrentino avrebbe voluto in corsa per l’Oscar come rappresentante italiano, ha vinto diversi premi tecnici legati alla sua colonna sonora di melò napoletano e ha regalato il secondo David consecutivo ad Antonia Truppo come migliore attrice non protagonista (l’anno scorso lo vinse grazie a Lo chiamavano Jeeg Robot). In Indivisibili interpreta la mamma disperata di due adolescenti gemelle siamesi che, come fenomeno da baraccone, sostengono economicamente la famiglia cantando. Attorno a lei un cast di attori semisconosciuti: “Spero che il cinema italiano prenda un po’ d’audacia da qui“, ha detto la Truppo sul palco. Anche dal costumista Massimo Cantini Parrini parole che sono uno sprone per il cinema italiano: “Questo David è per chi mi aveva detto di non fare Indivisibili perché c’erano pochi soldi“. Indivisbili, piccolo film dal grande cuore, ha vinto anche il David per la migliore sceneggiatura e forse avrebbe meritato anche più premi, quelli di maggior peso.
Veloce come il vento, film su corse d’auto e legami famigliari forti e sbarellati, ha regalato il secondo David di Donatello a Stefano Accorsi come migliore attore protagonista (il primo risale al 1999 con Radiofreccia). Ha fatto poi incetta di premi tecnici: fotografia, trucco, montaggio, suono ed effetti digitali.
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In questo video Stefano Accorsi commenta la vittoria del David:
Il grande sconfitto
Grande sconfitto Fai bei sogni di Marco Bellocchio, che aveva ben dieci candidature, tra cui quella a Valerio Mastandrea come miglior attore, che invece ha vinto con Fiore di Claudio Giovannesi, ma come attore non protagonista. Mastandrea ha dedicato il suo David allo scomparso Josciua Algeri, il rapper e attore del film Fiore.
L’eterogeneo gruppo di naufraghi sbarcati all’Asinara di La stoffa dei sogni di Gianfranco Cabiddu ottiene il meritato premio alla sceneggiatura, mentre a Pif e al suo In guerra per amore va il David giovani.
David alla carriera a Benigni
In questa edizione dei David, la prima senza lo storico presidente dell’Accademia del cinema Gian Luigi Rondi, la più lunga standing ovation è stata per Roberto Benigni, che ha ribadito: “Il cinema italiano è il più grande del mondo“. Premiato con il David alla carriera, ha dedicato il riconoscimento alla sua Nicoletta Braschi, con un’ennesima e bellissima dichiarazione d’amore.
Il video con il discorso di Roberto Begnini:
In memoria
Similmente al momento “In memoriam” degli Oscar, mentre Manuel Agnelli degli Afterhours cantava Across the universe dei Beatles sono scorse le immagini con gli scomparsi di quest’anno nel mondo del cinema. Tra i vari, passano sullo schermo le foto di Anna Marchesini, Gian Luigi Rondi, Corrado Farina, Dario Fo, la giornalista Maria Pia Fusco, Pasquale Squitieri, Tomas Milian e Giorgio Capitani.
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Ecco tutti i vincitori.
Mlglior film
La pazza gioia di Paolo Virzì, prodotto da Marco Belardi per Lotus Production (una società di Leone Film Group) con Rai Cinema
Migliore regista
Paolo Virzì per il film La pazza gioia
Migliore regista esordiente
Marco Danieli per il film La ragazza del mondo
Migliore sceneggiatura
Nicola Guaglianone, Barbara Petronio, Edoardo De Angelis per il film Indivisibili
Migliore sceneggiatura adattata
Gianfranco Cabiddu, Ugo Chiti, Salvatore De Mola per il film La stoffa dei sogni
Migliore produttore
Attilio De Razza, Pierpaolo Verga per il film Indivisibili
Migliore attrice protagonista
Valeria Bruni Tedeschi per il film La pazza gioia
Migliore attore protagonista
Stefano Accorsi per il film Veloce come il vento
Migliore attrice non protagonista
Antonia Truppo per il film Indivisibili
Migliore attore non protagonista
Valerio Mastandrea per il film Fiore
Migliore autore della fotografia
Michele D’Attanasio per il film Veloce come il vento
Migliore musicista
Enzo Avitabile per il film Indivisibili
Migliore canzone originale
Abbi pietà di noi, musica, testi di Enzo Avitabile, interpretata da Enzo Avitabile, Angela e Marianna Fontana per il film Indivisibili
Migliore scenografo
Tonino Zera per il film La pazza gioia
Migliore costumista
Massimo Cantini Parrini per il film Indivisibili
Miglior truccatore
Luca Mazzoccoli per il film Veloce come il vento
Miglior acconciatore
Daniela Tartari per il film La pazza gioia
Migliore montatore
Gianni Vezzosi per il film Veloce come il vento
Miglior fonico di presa diretta
Presa diretta: Angelo Bonanni – Microfonista: Diego De Santis – Montaggio e Creazione suoni: Mirko Perri – Mix: Michele Mazzucco per il film Veloce come il vento
Migliori effetti speciali visivi
Artea Film & Rain Rebel Alliance International Network per il film Veloce come il vento
Miglior film dell’Unione Europea
Io, Daniel Blake di Ken Loach (Cinema)
Miglior film straniero
Animali notturni di Tom Ford (Universal Pictures)
David giovani
In guerra per amore di Pierfrancesco Diliberto
Miglior documentario di lungometraggio
Crazy for football di Volfango De Biasi
Miglior cortometraggio
A casa mia di Mario Piredda
David speciale alla carriera
Roberto Benigni
PANORAMA