Ventimiglia, boom di extracomunitari identificati al confine
Ventimiglia – Sono aumentati di ventitré volte, in appena tre anni, gli extracomunitari identificati al confine italo-francese di Ventimiglia. È un dato allarmante quello emerso, stamani, alla presentazione del bilancio dell’attività del 2016 della polizia di frontiera e i dati del 2017 sono tutt’altro che confortanti.
Basti pensare che nel 2014 sono state identificate 15.397 persone, di cui 3.827 extracomunitari. Nel 2015, il numero degli identificati sale a 28.528, con 7.324 extracomunitari. Ma il colpo di scena arriva nel 2016 con 139.225 persone identificate, di cui 90.667 stranieri. Quest’ultimi disposti a tutto, in primis a mettere in gioco la propria vita, pur di espatriare clandestinamente in Francia. In crescita c’è anche il numero degli arresti: 87 nel 2014; 94 nel 2015 e 210 nel 2016 (121 su iniziativa e 73 su ordine dell’autorità giudiziaria). Nel corso del 2016, sono stati anche sequestrati: 242 chilogrammi di cocaina, 112 chilogrammi di hascisc e valuta per 156.150 euro. Un super lavoro per la Procura di Imperia, diventata la seconda in Liguria, dopo Genova, come numero di sostituti procuratori e di procedimenti per direttissima, proprio a causa della vicinanza della frontiera: “In questo momento la Procura di Imperia è in sofferenza di organico, perchè mancano due sostituti più il procuratore: quindi, abbiamo tre persone in meno – ha dichiarato il procuratore facente funzioni di Imperia, Grazia Pradella, che oggi ha partecipato alla presentazione del bilancio della polizia di frontiera -. Conto che questi posti vengano coperti il prima possibile.
La nostra è una Procura in cui è stato previsto un organico di dodici persone, anche in considerazione della difficile situazione di confine che rende particolarmente numerosi gli arresti, soprattutto per determinate fattispecie di reato”.
Le previsioni per la prossima estate, in quanto a flussi migratori, si preannunciano pessime e soltanto un inaspettato, quanto atteso, accordo tra l’Italia e la Libia potrebbe permettere a Ventimiglia di tirare un sospiro di sollievo, così come, stamani, sottolineato dal dirigente di zona (Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta) della polizia di frontiera, Raffaele Cavallo: “Il governo italiano sta saggiamente cercando di concludere un accordo con la Libia, che se dovesse dare l’effetto che tutti ci auguriamo, porterebbe a una diminuzione dei flussi dal sud del Mediterraneo e ci permetterebbe di gestire coloro che sono già arrivati sul nostro territorio nazionale, in maniera più adeguata – ha detto -. Quella libica è una realtà molto complessa e immagino che verranno presi in considerazione tutti gli aspetti della vicenda”. Non si esclude, comunque, che possano aprirsi altri fronti: oltre a quello libico, anche quello tunisino o egiziano da una parte e turco o balcanico dall’altra. Cavallo ha anche annunciato una sospensione degli accordi di Schengen da parte delle autorità italiane e francesi, con il ripristino dei controlli alla frontiera, dal 10 al 30 maggio prossimi, in vista del G7 di Taormina, che vivrà il suo momento clou nei giorni del 27 e 28 maggio. “L’accordo sarà sospeso anche dall’Italia – ha affermato Cavallo – e saranno ripristinati i controlli su tutti i valichi di frontiera. Il nostro compito principale, in questo caso, non sarà il flusso migratorio, quanto l’eventuale approcciarsi alla manifestazione di persone che possano creare fastidio o pericolo”. Sul pericolo che alla frontiera di Ventimiglia possano transitare terroristi, il procuratore Pradella ha garantito che vige la massima attenzione ed ha rivelato un fatto avvenuto, nel marzo scorso, quando gli agenti hanno identificato il sosia di un terrorista nordafricano condannato all’ergastolo per strage, che tra l’altro si era dichiarato simpatizzante “Daesh”. “Abbiamo avuto ventiquattro ore di super-lavoro – ha affermato il magistrato -. Di fatto c’era la grossa somiglianza con un ricercato internazionale ed anche una similitudine nel nome e nel Paese di provenienza. Il soggetto, comunque, che ha manifestato simpatie per lo Stato Islamico, è stato segnalato anche alla Dda di Genova, così come tanti altri soggetti, nel corso dell’anno, sospettati di terrorismo”. Il dirigente della polizia di frontiera di Ventimiglia, Martino Santacroce ha poi illustrata l’attività del settore. Tra gli arresti più importanti del 2016, si segnala quello del bulgaro Angel Mihaylov,, che doveva scontare diciotto anni di carcere, per diversi reati tra cui: tratta di essere umani e di minori e prostituzione minorile. “Determinante è stata la cooperazione transfrontaliera – ha detto Santacroce -. Nel 2016, in particolare, sono state organizzate 503 pattuglie miste, che hanno portato al controllo di 15.720 soggetti e all’arresto di 23”. In questo caso di segnala l’arresto di quattro comoriani – due da parte italiana e altrettanti da parte francese – appartenenti a un’organizzazione trafficante in esseri umani. “Nel primo trimestre le cifre non tendono a diminuire – ha aggiunto Santacroce -. Basti pensare che soltanto nel mese di marzo sono stati ventinove gli arresti eseguiti”. A febbraio gli arresti furono 23 e tra questi si segnala quello del cittadino russo Mikhail Nekrich, 53 anni, residente a Zurigo, ricercato per omicidio e lesioni.
IL GIORNALE