Missili Usa sulla Siria, colpita una base militare

Lanciati dalla navi nel Mediterraneo 59 Cruise
AFP
giordano stabile

Gli Stati Uniti hanno condotto questa notte un attacco con missili Tomahawk contro una base militare siriana vicino a Homs, sospettata di essere coinvolta nel raid con armi chimiche di martedì.

 Navi nel Mediterraneo hanno lanciato alle 4 e 40 ora siriana 59 missili che hanno colpito installazioni militari, dell’aviazione e depositi di carburanti. Il presidente americano Donald Trump ha chiesto a tutte le nazioni «civilizzate» di aiutarlo a mettere fine alla «guerra in Siria». La tv di Damasco ha denunciato «l’aggressione» e detto che ci sono state vittime nei raid.

La base colpita

La base colpita è quella Shayrat.Secondo Cnn militari russi dovevano sapere che caccia siriani stavano usando armi chimiche visto che loro personale era presente nella base.

 

Le reazioni

Israele ha approvato l’azione americana, sotto «la giusta leadership di Donald Trump». Il presidente Reuven Rivlin ha definito «appropriata» l’azione in una dichiarazione questa mattina. Media di riportano che il governo israeliano starebbe valutando «un’azione umanitaria» nel Sud della Siria ma non ci sono conferme in questo senso. Per ora non ci sono ancora reazioni da parte della Russia.

 

La rabbia di Mosca

La Russia ha denunciato «l’aggressione» e ha fatto sapere che prima di tutto chiederà una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. «Questo può essere considerato come un atto di aggressione da parte degli Stati Uniti contro uno Stato dell’Onu», ha detto ai media russi Viktor Ozerov, presidente del comitato di Difesa e sicurezza del Consiglio federale russo.

 

Le precisazioni di Tillerson

Il Segretario di Stato americano Rex Tillerson ha precisato che Mosca «era stata avvertita» prima dell’attacco per «evitare vittime» e che i russi «sono venuti meno alle loro responsabilità» in quanto non hanno impedito l’attacco chimico su Khan Sheikhoun martedì mattina. Damasco ha però detto che «quattro soldati» sono rimasti uccisi nei raid di questa notte.

 

Il governo siriano e l’opposizione

L’agenzia Novosti ha confermato che la base «era stata evacuata prima dell’attacco». Damasco ha però detto che «quattro soldati» sono rimasti uccisi nei raid di questa notte. La Coalizione nazionale siriana, principale gruppo di opposizione, basato in Turchia ha approvato il raid e detto di sperare che gli attacchi Usa continueranno per «fermare i bombardamenti del regime»: «Speriamo – ha detto il leader della Coalizione Ahmad Ramadan –che i raid continuino per impedire al regime di usare i suoi aerei».

LA STAMPA

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