Davide Casaleggio in tv: “Non parlo con Renzi, è poco credibile”
Davide Casaleggio negli studi di Otto e mezzo su La7
«Renzi ha perso un referendum su cui ha scommesso la sua vita politica. Il 60 per cento degli italiani gli ha detto di No ed è rimasto. Quindi mi sembra poco credibile. A me, invece, piacerebbe parlare con persone credibili». Davide Casaleggio ha accettato l’invito di Lilli Gruber ed è andato in tv per un’intervista durante il programma Otto e Mezzo precisando però che «sarà difficile» rivederlo in tv.
«Schivo come mio padre? Diciamo che questa è una caratteristica di famiglia» ha spiegato ricordando la figura del padre Gianroberto, «un sognatore» e, aggiunge, un uomo «riservato, che non amava il clamore della ribalta ed ha condotto una vita partendo da progettista alla Olivetti, poi manager, poi imprenditore di sé stesso». «Il mio obiettivo non è sostituire mio padre ma aiutare il M5S» ha precisato. «Io aiuto Beppe Grillo ma anche tutto il Movimento per il sistema di supporto, per le decisioni in rete, per le funzionalità di Rousseau. Su questo cerco di dare il mio apporto», ha detto
“A Genova Grillo ha esercitato prerogativa”
«In un Movimento aperto è necessario avere una figura che faccia da garante di tutto il Movimento. È giusto che il garante intervenga nei momenti in cui ritenga che le scelte prese possano recare danno al Movimento» ha detto riferendosi al caso Genova. «Quella di Grillo è un sua prerogativa, ma parliamo dell’1 per cento dei casi».
“Reddito cittadinanza non è sfida impossibile”
«Il reddito di cittadinanza non è una sfida impossibile visto che in pochi giorni sono stati trovati 20 miliardi per le banche» ha aggiunto. «Il programma del lavoro verrà discusso a breve su Rousseau, dopo energia e esteri. Discuteremo le azioni da intraprendere».
“Non dico come votavo prima del Movimento”
«Prima del M5s ho votato diverse formazioni politiche che però non le dirò» ha detto. E alla domanda se il Movimento sia più vicino al liberismo o alla socialdemocrazia afferma: «Queste etichette sono il passato, non sono più applicabili a futuro».
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