Borse Ue e Wall Street fiacche, niente strappi dopo attacco Usa a Siria

–di e

Borse in stallo(segui qui i principali indici), dopo le notizie dell’attacco missilistico americano in Siria e l’attentato nel centro di Stoccolma. I listini del Vecchio Continente hanno comunque ridotto la flessione di questa mattina, fa eccezione Londra sostenuta dalle società di metalli preziosi e dall’immobiliare, mentre Wall Street prosegue nella sua giornata incolore.

Nella notte due portaerei americane hanno lanciato 59 missili contro una base militare siriana vicino a Homs, sospettata di essere coinvolta negli attacchi con il gas nervino di martedì. Immediata è stata la reazione della Russia, con il Cremlino che ha subito commentato che l’attacco porterà «danni considerevoli» alle relazioni tra Russia e Stati Uniti. Il presidente russo, Vladimir Putin, ha dichiarato che il raid «viola la legge internazionale. Washington ha compiuto un atto di aggressione contro uno Stato sovrano». Passa dunque in secondo piano il faccia a faccia previsto tra il presidente Usa, Donald Trump, e quello cinese Xi Jiping.
Le reazioni più evidenti sui mercati, sottolineano gli analisti di Mps Capital Services, si sono visti «nel rialzo dei metalli preziosi, nel deprezzamento di rublo e lira turca e nel marcato rialzo del greggio, concentrato sulle scadenze future più brevi» . Nel pomeriggio «l’attacco terroristico» in Svezia, così lo ha definito il premier Stefan Lofven, con un camion lanciatosi tra la folla nel centro della capitale ha aggiunto un ulteriore elemento di preoccupazione.

Usa: a marzo creati 98mila nuovi posti, disoccupazione minimo da 10 anni
Molto attesi i dati sul lavoro negli Stati Uniti che tuttavia non hanno scosso i mercati finanziari. A marzo, il secondo mese intero da quando Donald Trump è entrato ufficialmente alla Casa Bianca, lo scorso 20 gennaio, le aziende americane hanno creato molti meno posti di lavoro del previsto. Negli Stati Uniti sono stati creati 98.000 posti di lavoro, mentre gli analisti attendevano un aumento di 175.000 unità. Come riferito dal dipartimento al Lavoro, il tasso di disoccupazione è sceso al 4,5%(minimo da dieci anni) dal 4,7%, contro previsioni per un dato invariato al 4,7%. I numeri di febbraio sono stati rivisti da 235.000 a 219.000 posti di lavoro creati. Anche il dato di gennaio è stato ritoccato al ribasso a un +216.000. I numeri di gennaio e febbraio sono stati rivisti al rialzo complessivamente di 38.000 unità. I salari orari sono saliti di 5 centesimi a 26,14 dollari rispetto al mese precedente, ovvero dello 0,19%, mentre gli analisti attendevano un aumento dello 0,2%. Su base annuale sono saliti del 2,7%, sopra il range tra 1,9 e 2,2% segnato dal 2012 in poi e oltre la media del 2% degli ultimi sei anni.

Dopo il rapporto sull’occupazione americana, sono scese le probabilità di un rialzo dei tassi a giugno da parte della Federal Reserve. Stando ai future sui Fed Funds, usati dagli investitori per scommettere sulle mosse della banca centrale Usa, le chance sono passate al 66% dal 71% di ieri. Le probabilità che l’istituto guidato da Janet Yellen effettui due o più strette nel resto dell’anno sono scese al 55% dal 57% di ieri.

Germania: sale ancora surplus commerciale, balza produzione industriale
In Europa la Germania ha annunciato che il surplus della bilancia commerciale di febbraio è salito ancora, raggiungendo i 21 miliardi di euro dai 18,9 di gennaio, trascinato da esportazioni in rialzo. In più la produzione industriale tedesca ha sorpreso gli economisti mettendo a segno un rialzo del 2,2% nel mese di febbraio rispetto a gennaio e del 2,5% su base annua. In Gran Bretagna la produzione industriale ha deluso gli investitori, scendendo a febbraio dello 0,7% rispetto al mese precedente. Su base annua è migliorata del 2,8% In più oggi è emerso che il deficit commerciale di Oltremanica a febbraio è peggiorato a 12,5 miliardi di sterline , oltre le attese degli esperti. La produzione industriale ha segnato una battuta d’arresto anche in Francia: a febbraio è scesa dell’1,6% rispetto al mese precedente. Sempre in Francia è stato annunciato che il deficit commerciale di febbraio è sceso a 6,6 miliardi di euro, dopo aver raggiunto un record nel mese di gennaio di 8,1 miliardi a gennaio.

Contrastati i bancari: in luce Mediobanca, giù Bper
A Piazza Affari sono contrastate le azioni delle banche. Ubi Banca scende nel giorno in cui è fissata l’assemblea dei soci, chiamata a varare l’aumento di capitale da 400 milioni di euro. I soci dovranno anche approvare la distribuzione di un dividendo di 11 centesimi. Dopo un avvio sottotono hanno recuperato le Intesa Sanpaolo, mentre scivolano le Banca Pop Er. Quest’ultime alla vigilia dell’assemblea dei soci chiamata al rinnovo parziale del cda (8 consiglieri su 15) che avverrà con i criteri della società per azioni e non più della cooperativa. Corrono le Mediobanca. Eni piatta, mentre Saipem è la peggiore nel settore petrolifero. Enel è debole, anche se Morgan Stanley ha alzato il target price da 4,5 a 4,8 euro, confermando il rating di ‘Overweight’

Prysmian sostenuta da commessa Uk-Francia, debole Telecom
Prysmian
resta a galla dopo l’annuncio di avere ottenuto una commessa da 350 milioni di euro per un cavo di energia che collegherà Francia e Gran Bretagna.Per contro Telecom Italia perde quota , mentre sale la curiosità per la lista di nomi che Vivendi presenterà entro domenica per i membri del board della compagnia che dovranno essere nominati dall’assemblea del 4 maggio.

Fincantieri, tempo di realizzi dopo Stx, parte male Farmafactoring
Fuori dal paniere principale, prese di beneficio su Fincantieri , dopo l’accordo per l’acquisizione di Stx France: il titolo è stato protagonista di un +12% da fine marzo in attesa del via libera all’operazione. Il gruppo italiano salirà al 48% del capitale della società, nel cui capitale sarà presente anche Fondazione CRTrieste con una quota attorno al 7%. Lo Stato francese manterrà il 33% dei titoli e la francese Dcns possiederà il 12%. Debutto in calo per Banca Farmafactoring a Piazza Affari, che perde quota rispetto al prezzo di collocamento. Nel comparto editoriale, Rcs Mediagrouptorna a polverizzare i massimi dell’anno dopo le dichiarazioni del numero uno Urbano Cairo sugli obiettivi di risultato per l’anno in corso. Il gruppo editoriale, che ha gia’ segnato una svolta nel 2016 tornando al risultato positivo dopo anni di perdite, stima di poter raggiungere a fine anno un ebitda di circa 140 milioni di euro, che si tradurrebbe in un utile netto di 45 milioni. Un nuovo dettaglio sulla guidance 2017 di Rcs fornita direttamente dall’azionista di controllo (60%), che ricopre il ruolo di presidente e amministratore delegato

Italiaonline in spolvero in vista della supercedola
Italiaonline
vola spinta dalla prospettiva di una extra cedola. I titoli della digital company di Naguib Sawiris vantano la performance migliore del listino, dopo l’annuncio che i soci titolari tutti assieme dell’88,921% del capitale sociale hanno richiesto una modifica dei punti da trattare durante l’assemblea dei soci del prossimo 27 aprile, proponendo all’ordine del giorno il voto per la distribuzione di parte delle riserve distribuibili risultanti dal bilancio d’esercizio 2016 attraverso il pagamento di un dividendo straordinario complessivo di 79,4 milioni di euro, ovvero pari a 0,692 euro per ciascuna azione ordinaria risparmio. Banca Akros definisce la notizia «molto positiva», anche alla luce del fatto che la mossa è sostenibile, con Italiaonline che ha una posizione cash di circa 120 milioni di euro e una buona capacità di produrre cassa.

Euro stabile, greggio e oro in rialzo
Sul fronte dei cambi l’euro perde qualche posizione rispetto al biglietto verde (segui qui i principali cross). E’ in rialzo il petrolio (segui qui Brent e Wti), così come l’oro sale dello 0,77% portandosi a 1.263 dollari l’oncia. Lo spread è poco mosso a 202 punti.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

Rating 3.00 out of 5

No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.