Camion sulla folla a Stoccolma, due le persone arrestate. La caccia all’attentatore continua

monica perosino
 

Pomeriggio di terrore ieri a Stoccolma, dove un camion è piombato a tutta velocità tra i passanti nella zona dello shopping pedonale del centro. Erano quasi le tre del pomeriggio (le 14.53 in Italia) e l’autocarro che consegna la birra ha colpito a caso, ha falciato i pedoni, ha ucciso e ferito fino a quando non è andato a schiantarsi contro l’ingresso del negozio di un centro commerciale, rimanendo incastrato. Il bilancio è di quattro morti e 15 feriti.

CACCIA ALL’UOMO, DUE ARRESTI

È ancora in fuga l’autore dell’attentato di Stoccolma. È l’uomo che era alla guida del camion. La polizia ha intanto arrestato due persone: l’uomo con indosso un giaccone verde, una felpa grigia con cappuccio e scarpe da ginnastica (la cui foto era stata diffusa ieri pomeriggio), noto per terrorismo e omicidio, l’altro uomo, 39enne, pare originario dell’uzbekistan, fermato alle tre di notte a Hjulsta, è collegato al primo. «Abbiamo controllato una serie di persone e ne abbiamo arrestato una alla quale siamo particolarmente interessati, il che la rende di interesse per le indagini», ha spiegato Jan Evensson della polizia di Stoccolma. «La persona – ha aggiunto – è stata identificata e si trovava nelle vicinanze del luogo dove sono avvenuti i fatti».

 

REUTERS

 

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«La Svezia è stata attaccata, si è trattato di un atto terroristico», ha dichiarato ieri il premier Stefan Lofven mentre i soccorritori cominciavano il tragico conteggio delle vittime. Le autorità hanno interrogato il proprietario dell’automezzo che stava consegnando la birra Spendrups. L’autista stamattina si è fermato davanti al ristorante Caliente: giusto il tempo di avvisare del suo arrivo che un uomo è saltato sul camion, l’ha messo in moto ed in pochi attimi è sparito. Un furto, si era pensato, e l’allerta terrorismo ufficialmente non era scattata.

 

Il killer ha colpito quando ha superato l’incrocio tra una grande arteria (la Klarabergsgatan) e la via pedonale più frequentata della capitale, la Drottninggatan. È stato il panico, molti i video che hanno catturato immagini di terrore, di fuga ma anche di feriti e di sangue. Evacuata la stazione centrale, fermati i treni regionali e i convogli della metropolitana, chiusi i due più grandi centri commerciali della capitale, la polizia ha circondato e isolato praticamente tutto il centro città, invitando la gente a non cercare di andarci, né a piedi né in auto.

 

Le modalità dell’attentato di ieri ha ricordato molto da vicino quelle degli attacchi che hanno insanguinato nell’ultimo anno l’Europa da Nizza a Berlino, poi rivendicati dall’Isis.

LA STAMPA

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