Il ruolo strategico per le forze armate siriane della base colpita dagli Usa

AP

La base di Al-Shayrat vista dal satellite

giordano stabile
inviato a beirut

La base di Al-Shayrat riveste un ruolo strategico nell’apparto militare siriano. Si trova a circa 20 chilometri da Homs, all’incrocio delle principali direttrici Nord-Sud e Ovest-Est. Per la sua posizione centrale può essere usata per compiere raid su tutti i fronti della guerra siriana.

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La base è stata ampliata dai russi a partire dal dicembre del 2015, con una nuova pista. Di solito sono presenti decine di avieri e ufficiali russi e, anche se non ufficialmente, anche iraniani. Normalmente ospita dai 30 ai 40 cacciabombardieri, più una decina di elicotteri d’assalto. Dispone anche di importanti depositi di carburante. Secondo il Pentagono, c’erano anche depositi di armi chimiche e da qui sono partiti i raid su Khan Sheikhoun di martedì che hanno fatto oltre 80 vittime.

Nella base sono stati osservati Mig-23 e Mig-25, caccia intercettori, e cacciabombardieri Su-22 e Su-25. È dotata di un sistema antiaereo SM-6, non in grado di intercettare i missili Cruise come invece gli S300 piazzati dai russi a difesa delle loro basi nelle province di Lattakia e Tartus.

 

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dai 30 ai 40 cacciabombardieri, più una decina di elicotteri d’assalto

La base di Al-Shayrat riveste un ruolo strategico nell’apparto militare siriano. Si trova a circa 20 chilometri da Homs, all’incrocio delle principali direttrici Nord-Sud e Ovest-Est. Per la sua posizione centrale può essere usata per compiere raid su tutti i fronti della guerra siriana.

 

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Nella base sono stati osservati Mig-23 e Mig-25, caccia intercettori, e cacciabombardieri Su-22 e Su-25. È dotata di un sistema antiaereo SM-6, non in grado di intercettare i missili Cruise come invece gli S300 piazzati dai russi a difesa delle loro basi nelle province di Lattakia e Tartus.

La base svolge un ruolo importante per le operazioni a terra nelle province di Hama e Aleppo contro i ribelli che controllano Idlib e il territorio circostante. Ma è usata, assieme a quella più avanza T4, anche sul fronte di Palmira contro l’Isis. La distruzione di Al-Shayrat provocherà di certo un rallentamento delle operazioni militari siriane. I ribelli chiedono però che vengano distrutte anche le basi aeree di Dumayr, Seen e Hama per paralizzare completamente le forze armate di Bashar al-Assad e lanciare una grande offensiva per la conquista di Hama ed eventualmente anche Damasco.

Con la sola distruzione di Al-Shayrat questo non è possibile, ma se l’intera aviazione siriana fosse messa in ginocchio difficilmente l’esercito, a corto di uomini, potrebbe resistere a un’offensiva coordinata delle forze ribelli. Il rischio è però che la leadership dell’offensiva venga assunta da Hayat al-Tahrir al-Sham, la formazione che raccoglie l’ex Al-Qaeda siriana e altri gruppi salafiti oltranzisti, e che ora controlla quasi tutta la provincia di Idlib e parte di Hama.

LA STAMPA

 

 

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