Adesso lo certifica pure l’Ocse: tasse raddoppiate in 50 anni
Italia al top G7 per incremento della pressione fiscale in 50 anni: secondo le ultime tabelle Ocse il gettito fiscale in rapporto al Pil è passato dal 24,7% del 1965 al 43,3% nel 2015, con un balzo dunque di oltre 18 punti percentuali.
Un dato interessante in termini di evoluzione della pressione e non in termini percentuali in sé, visto che ogni paese ha livelli di partenza e di arrivo diversi. Sul caso italiano inoltre incide poco l’ultimo dato sulla pressione fiscale per il 2016 diffuso dall’Istat al 42,9% (al 42,3 con la riclassificazione come bonus Irpef degli 80 euro in busta paga).
Tornando alla serie storica 1965-2015, dati alla mano, in base all’ultimo Revenue Statistics 2016 dell’Ocse, l’Italia nel 2015 con una pressione fiscale al 43,3 %, è risultata al secondo posto del G7 per gettito in rapporto al pil e al primo per incremento delle tasse in 50 anni, +18,6 punti percentuali. Al primo posto per pressione fiscale tra i Sette Grandi c’è la Francia al 45,5% nel 2015 dal 33,6% del 1965 (quindi con una crscita di quasi 12 punti percentuali). In Canada il gettito in rapporto al pil si attesta al 31,9% rispetto al 25,2 del 1965 (circa 6 pp in più). Nel Regno Unito la pressione fiscale è sostanzialmente stabile da 50 anni: al 32,5% nel 2015 dal 29,3% (circa 3 pp in più). Stesso trend negli Usa al 26,4% nel 2015 dal 23,5% dell’era Johnson. In Giappone si passa dal 17,8% del ’65 al 32% del 2014 (ultimo dato disponibile) con circa 14 punti di incremento.
Allargando l’orizzonte al resto dell’Ue, ai primi posti per pressione fiscale in rapporto al pil troviamo la Danimarca al 46,6% nel 2015 con una crescita decisamente forte rispetto al 29% del 1965 (circa 17 pp in più). Tra gli altri, la Svezia si attesta al 43,3%, stesso livello dell’Italia, se non fosse che il paese nordico si contraddistingue per l’alto livello dei suoi servizi pubblici : e comunque l’incremento delle tasse è di ‘solì di 12 punti in 50 anni dal 31,4% del ’65. In Belgio la pressione del fisco è stata al 44,8% nel 2015 dal 30,6 del ’65 (circa +14 pp dal 1965); in Finlandia al 44% dal 30% del 1965 (+14 pp circa); Austria al 43,5% dal 33,6%(+10 pp circa). Severo incremento della pressione fiscale in Spagna, che però passa da un livello molto basso nel 1965 al 14,3% al 33,8% nel 2015 (circa 19 pp di aumento). Rialzo significativo anche per il Portogallo (oltre 18 pp in 50 anni) dal 15,7% al 34,5% nel 2015. Ma va ricordato che il paese nel 2014 ha dovuto procedere ad una dolorosa stretta fiscale per accedere al piano di salvataggio Ue e scongiurare il default.
IL GIORNALE