Legge elettorale, Renzi: “Disponibile a togliere capilista bloccati”

ROMA –  Importante apertura sulla legge elettorale. A Porta a Porta, su Raiuno, l’ex premier Matteo Renzi si è detto “assolutamente disponibile a togliere i capilista bloccati”, assecondando le richieste di parte delle opposizioni e dei suoi stessi avversari alle primarie dem Andrea Orlando e Michele Emiliano. “Io – ha affermato Renzi – sono disponibile al Mattarellum, all’Italicum, alla proposta dei Cinque Stelle, di Forza Italia, della Lega. Posso chiedere di fare loro la proposta? Noi l’abbiamo fatta e ce l’hanno bocciata. Visto che Grillo, Berlusconi, Salvini e la sinistra radicale hanno eletto il presidente della Commissione al Senato, ci facciano una proposta e noi la votiamo”.

Sempre in merito all’Italicum, Renzi ha fatto riferimento anche agli interventi della Consulta, che ha modificato profondamente la nuova legge elettorale eliminando il ballottaggio e la possibilità di scelta del collegio nel caso di candidature plurime, mantenendo invece il premio di maggioranza per il partito che prende almeno il 40% e, appunto, i capilista bloccati (ma scelti con sorteggio se eletti in più collegi). “Renzi non pensa di prendere il 41 per cento – le parole dell’ex premier a Porta a Porta -, ma di mettere un po’ di puntini sulle ‘i’. Hanno tolto il ballottaggio perché non c’è una soglia minima, e lì si può mettere la soglia. Ma il ballottaggio non funziona perché ci sono due Camere. Io ho fatto la mia battaglia e ho perso, ma adesso non venite a cercare me se c’è la palude”.

La “palude” di cui Matteo Renzi ha parlato diffusamente anche nella e-news, ricordando come “in questa settimana si è consumato un fatto molto grave a livello istituzionale. I franchi tiratori del Senato – a volte ritornano – hanno scelto per la commissione della legge elettorale un candidato di Ncd con l’appoggio di Grillo, Berlusconi, Salvini e della sinistra radicale. Tutti insieme, appassionatamente. Bene. Anzi male. Però questa è banalmente una conseguenza del no al referendum: siamo tornati alla palude. Purtroppo il Pd puo’ farci ben poco perché è minoranza. Vediamo che cosa proporranno loro e se finalmente ci spiegheranno a cosa sono favorevoli loro: troppo facile dire solo no”.

Renzi ha anche smentito di volere il ritorno alle urne ad ottobre con la vittoria alle primarie del Pd. “Questa cosa non è vera, non chiederò elezioni a ottobre dal giorno dopo le primarie. C’è un governo in carica che un pochino lo conosco e sta facendo cose che avevamo impostato”. Fiducia, dunque, al governo Gentiloni. “Paolo Gentiloni fa un grande lavoro, è un governo che sta

facendo un sacco di cose importantissime per l’Italia. Come Casa Italia, che stiamo spingendo tutti insieme. Come il piano periferie da 2,1 miliardi, un progetto che io ho illustrato e che è stato firmato dal governo di adesso. Quando le riforme si fermano le spingiamo un pochino”.

REP.IT

Rating 3.00 out of 5

No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.