Firme false M5s, la procura di Palermo chiede il processo per i deputati nazionali Nuti, Di Vita e Mannino
di SALVO PALAZZOLO e FRANCESCO PATANE’
#120secondi. Firme false e vecchi fantasmi
Due i capi d’imputazione. Nel primo viene contestato agli attivisti M5S di aver materialmente falsificato le firme, o comunque di averne beneficiato (Nuti). L’ altra accusa riguarda il cancelliere e l’ avvocato. I reati contestati riguardano la violazione del testo unico regionale in materia elettorale. L’inchiesta è nata quattro mesi fa con un esposto anonimo in procura, rilanciato poi dalle Iene. La Digos ha convocato molti firmatari della lista, che hanno disconosciuto la firma. Una perizia grafologica ha confermato i falsi. Mentre i deputati M5s citati in procura si sono trincerati dietro la facoltà di non rispondere e si sono persino rifiutati di sottoporsi a un saggio grafico. Solo dopo la chiusura delle indagini,
hanno accettato di farsi interrogare e di rilasciare il saggio. Nuti ha anche depositato in procura una fotografia che lo ritrae a una manifestazione per l’autismo nelle ore in cui sarebbero state costruite le firme false. Era il 3 aprile 2012. Il grande pasticcio sarebbe stato consumato nella sede del meetup di via Sampolo. Secondo la procura, Nuti avrebbe comunque beneficiato delle firme false, per questo anche per lui è scattata la richiesta di rinvio a giudizio.