Gasdotto Tap, respinto il ricorso della Regione Puglia: via libera ai lavori tra gli ulivi del Salento

di CHIARA SPAGNOLO

E’ arrivata a 24 ore dalla discussione la sentenza del Tar Lazio che consente a Tap di riprendere gli espianti degli ulivi nel cantiere di Melendugno. Respinto il ricorso della Regione Puglia, che chiedeva la sospensione dei lavori paventando un pericolo di danno permanente all’uliveto nell’incertezza del quadro autorizzativo sia in relazione allo spostamento dei 211 alberi dal tracciato sia dell’assoggettabilità a Via (la Valutazione di impatto ambientale) del progetto di microtunnel.Gli interventi di espianto, cominciati il 17 marzo, erano stati fermati con decreto cautelare del Tar il 6 aprile, nel pieno delle manifestazioni di protesta di attivisti, cittadini e amministratori salentini. I lavori potranno ricominciare nelle prossime ore. Attivisti, cittadini e amministratori salentini – che da 35 giorni presidiano il cantiere – sono intenzionati a continuare a manifestare contrarietà rispetto a tali interventi. Nell’area presidiata dalla polizia, a più riprese si sono susseguiti scontri e manifestazioni di protesta.

Il ricorso della Regione Puglia era stato presentato dall’avvocato Mariano Alterio, secondo il quale “la prescrizione A44 imposta a Tap dal ministero dell’Ambiente all’atto del rilascio della Valutazione di impatto ambientale non risulta ottemperata”. Di parere opposto il ministero retto da Gian Luca Galletti, secondo cui “la prescrizione è ottemperata e l’espianto autorizzato”, in base a una serie di note inviate dallo stesso ministero, che rimarca la propria “competenza finale esclusiva” in materia di Valutazione di impatto ambientale.

Tale impostazione è stata completamente condivisa dal Tar Lazio, secondo il quale “il ministero dell’Ambiente è titolare della facoltà di controllo in ordine al rispetto delle prescrizioni previste nella Valutazione di impatto ambientale e la Regione Puglia è solo ente vigilante”. I giudici hanno, inoltre, sottolineato come “due articolazioni della stessa Regione Puglia (il Servizio fitosanitario e la Sezione provinciale del Dipartimento agricoltura) hanno concesso a Tap l’autorizzazione all’espianto di 211 piante di ulivo”.

Il Tribunale ha completamente soprasseduto sul “periculum in mora” che la Regione riteneva legato all’espianto. Tap, nella sua memoria, aveva evidenziato come fosse “ormai superato il periculum in mora paventato dalla Regione”, considerato che “a oggi le attività di espianto degli ulivi sono quasi concluse”.

Nel cantiere di Melendugno restano 12 ulivi già zollati, ovvero staccati con tutte le radici dall’area in cui sono cresciuti, che “sono in una situazione precaria e ncessitano di una messa in sicurezza, sia per evitare il rischio di caduta in caso di vento sia per garantirne la migliore conservazione in salute”.Altri 31 alberi sono già espiantati e sistemati in vasi rimasti nel cantiere, mentre 12, sempre sistemati in vasi, si trovano in un deposito a Melendugno. Dal 17 marzo al 6 aprile – data in cui il Tar Lazio ha sospeso i lavori con decreto d’urgenza – erano stati spostati al sito di stoccaggio 157 ulivi. Resta da sciogliere il nodo delle 16 piante monumentali, per le quali Tap attende il via libera della commissione regionale.

REP.IT

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