Islam, la provocazione: “I terroristi vanno sepolti in pelli di animali impuri”
“Nei decenni scorsi, alcune potenze coloniali sembra avessero adottato l’uso e consuetudine di seppellire la salma di attentatori e terroristi in pelli di animali considerati impuri per l’islam, maiale in primis, ma anche cane, cinghiale e molti altri.
Questo forniva un serio deterrente in quanto il proprio sacrificio sarebbe stato vano e non avrebbero raggiunto il Paradiso dopo la morte”. Lo stesso Giorgio Silli, responsabile nazionale immigrazione di Forza Italia, riconosce che “si tratta certo di una provocazione” ma guarda all’attentato di Parigi dicendo che “non si può pensare di combattere il fanatismo religioso senza l’aiuto o i suggerimenti della religione stessa”.
“Forza Italia è un partito di moderati, un partito che cerca la pace e il benessere per il nostro paese e per il mondo”, rivendica Stilli citando un proverbio toscano che rende perfettamente l’idea: “Moderati sì, ma bischeri no”.
Per il responsabile nazionale Immigrazione del partito, è “impensabile continuare a parlare solo di immigrazione, di integrazione e di ius soli in un momento come questo”. “Il peggio che possa accadere in una società moderna e occidentale è assuefarsi agli attentati – continua – non che fino ad ora l’Europa abbia preso posizioni forti, tranne qualche fiaccolata o gessetto colorato. Da settimane addirittura notiamo quasi un certo disinteresse per gli attentati che si susseguono: Bruxelles, Parigi, Londra, Stoccolma, varie zone della Germania, Mosca, ancora Parigi”.
Almeno fino a qualche tempo fa, nelle istituzioni, si osservava qualche minuto di silenzio. Adesso non più. Neppure quello. “Come se fosse normale permettere a dei trogloditi estremisti – incalza Silli – di uccidere in nome di un’idea del mondo che non ricalca le nostre costituzioni. Vorrei che le comunità musulmane, oltre a prendere le distanze a parole, ma purtroppo non tutti lo fanno, si mettessero a disposizione per creare le condizioni affinché gli attentati si rivelino inutili e, anzi, controproducenti, per gli attentatori che sedicentemente ricercano la salvezza e il Paradiso provocando morte e disperazione. Suggeriscano, se davvero l’islam è una religione di pace come dicono, che cosa usare come deterrente. Ci dicano gli imam come fare in modo che il terrorista non riesca guadagnarsi il Paradiso”. Di qui, la provocazione dell’inumazione “disonorevole”.
IL GIORNALE