Fitch abbassa il rating dell’Italia a ‘BBB’: “Aumentati rischi di instabilità politica”
WASHINGTON – Fitch ha abbassato il rating dell’Italia da ‘BBB+’ a ‘BBB’, con outlook “stabile”. Alla base della valutazione, spiega l’agenzia internazionale in una nota, ci sono i rischi politici per il nostro Paese, la crescita debole e il ritardo nel consolidamento dei conti.
Per quanto riguarda il quadro politico, Fitch afferma che i rischi di un “governo debole o instabile sono aumentati, così come la possibilità di partiti populisti e euroscettici che influenzano la politica”. “Un populismo in crescita può sminuire l’appetito politico per la riforma, aumentare la pressione per lo svuotamento fiscale e pesare sul sentimento degli investitori”, si legge ancora nella nota.
Sul piano economico, l’agenzia parla di “fallimento” sul fronte della riduzione dell’elevatissimo livello del debito pubblico, il che “espone maggiormente il Paese a potenziali shock sfavorevoli”, e prevede un aumento del Pil dello 0,9% nel 2017 e dell’1,0% nel 2018.
L’agenzia cita anche “le debolezze delle banche” italiane che accrescono i rischi al ribasso per l’economia e le finanze pubbliche. E spiega l’outlook “negativo” per il settore bancario con la portata delle sfide per ridurre i crediti deteriorati e la debole redditività.
“Il persistente peggioramento fiscale dell’Italia – scrive Fitch – il ripiegamento del consolidamento, la debole crescita economica e la conseguente mancata riduzione dell’elevato livello del debito delle amministrazioni pubbliche hanno lasciato più esposizione ai potenziali shock avversi. Ciò è aggravato da un aumento del rischio politico e dalla debolezza continua del settore bancario che ha richiesto un intervento pubblico previsto in tre banche a partire da dicembre”.
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