Piazza Affari peggiora in chiusura. Wall Street apre in lieve rialzo
Le Borse europee viaggiano sui minimi di giornata dopo la decisione – attesa – della Bce di lasciare i tassi invariati. Le parole più ottimistiche sulla crescita di Mario Draghi hanno inizialmente fatto apprezzare l’euro, risalito sopra 1,09 e migliorare i listini. Successivamente, i toni più morbidi sul tema inflazione hanno consentito un ritorno del cambio sotto quota 1,09 accompagnato anche da un calo dei tassi governativi. Negli Usa, avvio in moderato rialzo per Wall Street, con gli occhi puntati alle trimestrali. I mercati, poi, guardano già a venerdì, quando è attesa la scadenza di alcune misure che potrebbero comportare il temporaneo arresto dell’operatività del governo e dopo l’atteso annuncio della riforma fiscale dell’amministrazione Trump, accolta dai mercati con un certo scetticismo. La proposta prevede un taglio drastico delle tasse per aziende e persone fisiche ma i mercati lamentano l’assenza di alcuni dettagli. Il nodo cruciale è rappresentato soprattutto dai possibili ostacoli che la proposta potrebbe incontrare al Congresso, soprattutto in tema di fonti di finanziamento.
Wall Street: apertura in lieve rialzo, attesa per conti gruppi hi-tech
La seduta a Wall Street (segui qui l’andamento degli indici Usa) è iniziata in lieve rialzo con gli investitori in attesa delle trimestrali di alcuni giganti tecnologici che arriveranno questa sera a mercati americani chiusi. Il focus è su Alphabet, Amazon, Intel e Microsoft. Oltre a digerire i conti societari già arrivati, gli operatori di mercato sono alle prese con l’assenza di dettagli nel piano fiscale presentato ieri dall’amministrazione Trump e che include un taglio delle aliquote aziendali al 15% dal 35%. Dal fronte macroeconomico, le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono cresciute più del previsto (+14mila a 257mila) e gli ordini di beni durevoli a marzo sono saliti meno delle attese (+0,7%).
L’euro in altalena con Draghi, poi scende sotto 1,09 dollari
Euro in altalena durante il discorso di Mario Draghi, dopo la riunione mensile della Bce. La moneta unica è scattata brevemente oltre la soglia di 1,09 dollari sulle indicazioni del presidente Bce Mario Draghi in merito a una ripresa del ciclo economico sempre più solida fino a 1,0933, massimo dallo scorso novembre (segui qui l‘andamento del dollaro contro le principali valute e qui quello dell’euro). La divisa unica però poi ha nettamente ripiegato tornando sotto la soglia di 1,09 in area 1,085. «Pochi spunti dalla riunione di oggi della Bce sostanzialmente interlocutoria – commentano a caldo gli analisti di Mps Capital Services – in vista dell’incontro dell’8 giugno che si terrà in Estonia e durante il quale saranno presentate le previsioni aggiornate su crescita ed inflazione». Per la Bce, i rischi al ribasso sulla crescita sono ulteriormente diminuiti, e sono molto vicini ad essere bilanciati. Immutato il giudizio sull’inflazione: la Bce non è ancora fiduciosa che l’inflazione sia su un sentiero di recupero stabile, sebbene vi siano primi timidi segnali in tal senso. Sul tema tapering e forward guidance, Draghi ha sottolineato che non è ora il momento di discutere della sequenza di azioni da porre in essere per iniziare a rimuovere le manovre in corso.Non è stata discussa la modifica del meccanismo di prestito titoli, che comunque è gestito a livello di singole banche centrali nazionali.
Giù Deutsche Bank, a Milano banche in rosso
In una giornata ricca di dati macroeconomici, prevalgono dunque le vendite sull’azionario europeo (segui qui l’andamento dei principali indici). Brusco scivolone per Deutsche Bank a Francoforte dopo i conti: i dati del primo trimestre della banca tedesca mostrano utili più che raddoppiati a 575 milioni di euro (+143% dai 236 milioni di un anno prima e dopo una perdita di 1,891 mld nel quarto trimestre) ma i ricavi sono scesi del 9% a 7,3 miliardi e, soprattutto, i ricavi da trading che hanno registrato un aumento dell’11% nei tre mesi, «che se si paragona alle grandi banche di investimento Usa è meno della metà degli aumenti medi». In calo anche Lufthansa dopo i dati. La compagnia tedesca ha frenato su un possibile interesse per Alitalia. In rosso anche il FTSE MIB con i bancari pesanti a partire da Banco Bpm e Unicredit. In coda al listino Leonardo – Finmeccanica dopo il taglio di rating di Goldman Sachs a neutral da buy. Vendite anche su Cnh Industrial dopo i recenti rialzi e i dati del trimestre con utili in rialzo ma l’indebitamento in aumento. Subito dopo i dati il titolo è arrivato a perdere il 3% per poi recuperare. In calo energetici e utilities, pesante Tenaris che ha invertito la rotta rispetto alla mattinata dopo la trimestrale. Dopo il calo iniziale ha preso la via del rialzo anche Stmicroelectronics dopo i risultati e segna la performance migliore del listino con i tre mesi in linea con le attese e le previsioni positive per il secondo trimestre che hanno battuto le stime degli analisti. Segno meno anche per Fiat Chrysler Automobiles dopo il rally della vigilia seguito al trimestre record.
A Piazza Affari sale Atlantia, attesa per la vendita del 15% di Aspi
Prende la via del rialzo Atlantia nel giorno del cda che si riunirà nella giornata odierna e potrebbe prendere una decisione sulla cessione del 15% di Autostrade per l’Italia. Secondo indiscrezioni, verrebbe data un’esclusiva ad Allianz, tramite una sua divisione d’investimento nelle infrastrutture. L’offerta di Allianz avrebbe battuto le proposte del fondo sovrano Adia e Macquarie. L’offerta sarebbe di 2,3 mld per il 15% del capitale. «Tale ammontare – commentano gli analisti di Icbpi – risulterebbe leggermente inferiore rispetto alle cifre che circolavano negli ultimi mesi» e che indicavano 2,5-3 mld per la valutazione del 15% di Aspi. «Sulla base della nostra valutazione – proseguono – la valorizzazione del 15% di Aspi è di 2,57 mld. Tale ammontare dovrebbe poi contribuire all’offerta per Abertis». Equita sottolinea che «va verificato quali saranno le caratteristiche dell`offerta di Allianz e come sarà trattato il dividendo straordinario di 1,1 miliardi che l`assemblea di Aspi ha approvato lo scorso 21 aprile». Nel cda di oggi non si dovrebbe parlare in modo specifico di Abertis che dovrebbe invece essere al centro della riunione prevista per metà maggio, dove si dovrebbe anche delineare la possibile governance del nuovo gruppo post acquisizione.
Eurozona fiducia economia ad aprile al top da agosto 2007
Ad aprile l’indice della Commissione europea che misura le valutazioni di business e consumatori sull’economia è migliorato in misura marcata sia nella zona euro che nella Ue. Nella zona euro è aumentato di 1,6 punti portandosi a quota 109,6 punti, nella Ue è aumentato di 1,4 punti portandosi a quota 110,6 raggiungendo i livelli più alti da agosto (nella zona euro) e da settembre (nella Ue) del 2007.
BTp, spread col Bund attorno a 195. Pieno astaBTp con tasso 10 anni in rialzo
Buona domanda e rendimenti poco mossi per i BTp e CcTeu assegnati oggi in asta dal Tesoro. Nel dettaglio, il Tesoro ha emesso la prima tranche del nuovo CcTeu scadenza 15/10/2024 per 3,5 miliardi che ha raccolto richieste per 4,498 miliardi, con un rendimento lordo dello 0,93%, in aumento di 23 tick sull’asta precedente. Poco mosso (-1 centesimo) il rendimento del BTp a 5 anni assegnato all’1,04%: la quinta tranche del quinquennale è stata collocata per 2,5 miliardi a fronte di una domanda pari a 3,97 miliardi. Il BTp decennale, infine, è stato collocato con un rendimento del 2,29%, in aumento di 4 tick sull’asta precedente. L’importo emesso è stato pari a 2,75 miliardi a fronte di richieste per 3,64 miliardi di euro. Lo spread fra BTp e Bund decennali naviga attorno a quota 195 stamattina, in sostanziale continuità con i livelli espressi ieri, piuttosto tonici, una volta esaurito il benefico effetto Macron, con l’affermazione del candidato europeista al primo turno delle presidenziali francesi.
Petrolio in calo con il Wti sotto 49 dollari
Prezzi del greggio ancora in flessione (segui qui l’andamento di Brent e Wti) nonostante i dati sulle scorte Usa che hanno segnalato un forte calo nella scorsa settimana, scendendo per la terza settimana consecutiva e si apprestano a chiudere, in termini aggregati, in calo nel mese di aprile (non accadeva dagli anni ’90). Tuttavia la produzione di greggio Usa non arresta la sua corsa registrando nuovi massimi da agosto 2015. Nel frattempo è previsto un meeting tra alcuni Ministri dell’Opec e quello russo per discutere dell’eventuale allungamento sull’accordo relativo al taglio alla produzione.
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)