Grillo indica i giornalisti dal palco: «Guardateli e ricordatevi di loro»

Il leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo è tornato ad attaccare i giornalisti. Lo ha fatto — secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa — durante una replica del suo spettacolo, a l teatro Goldoni di Livorno. «In sala stasera ci sono i giornalisti, guardate, sono qui, prendono appunti» ha detto il comico e capo politico indicando un gruppo di cronisti in platea, mentre si sono accese le luci. Poi ha aggiunto: «Estrapolano pezzi di frasi e fanno i titoli sui giornali. Poi dicono che sono io pericoloso per l’informazione. Guardateli in faccia e ricordatevi di loro».

Il rapporto contestato

Grillo faceva riferimento al rapporto, presentato ieri, di Reporters sans Frontières, nel quale veniva spiegato che l’Italia passa dal 77esimo al 52esimo posto al mondo per la libertà di stampa e che però, tra i problemi, c’è proprio Beppe Grillo. In particolare, secondo l’organizzazione per la libertà di informazione, a essere problematico è il fatto che «responsabili politici come Beppe Grillo non esitino a comunicare pubblicamente l’identità dei giornalisti che danno loro fastidio». Aver indicato il gruppo di reporter presenti al teatro di Livorno, invitando il pubblico a «ricordarsi di loro», è un comportamento che rientra esattamente nella fattispecie indicata da Reporters sans Frontières.

La colpa «è mia»

La reazione di Grillo, dopo la pubblicazione del rapporto, è stata immediata: «Oggi ho scoperto di essere io la causa del problema di libertà di stampa in Italia», ha scritto sul suo blog, con evidente ironia. «La colpa di questo sistema informativo marcio è mia».

Il cortocircuito

Durante lo spettacolo, Grillo ha utilizzato frasi dagli evidenti contenuti politici — di fatto, a fatica distinguibili da quelle di un comizio. Ha invitato la sala ad applaudire il sindaco (del Movimento 5 stelle) Filippo Nogarin — «Ha ereditato l’azienda dei rifiuti con 40 milioni di debiti e l’ha salvata con un concordato senza licenziamenti, ha introdotto il reddito di cittadinanza per 500 famiglie e tassa le macchine per incentivare l’uso della bicicletta per farvi respirare un’aria migliore. Che cosa volete di più» — e attaccato l’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano. «Ho sempre fatto il comico — ha detto in un video preregistrato con cui ha aperto o spettacolo, in cui ha apertamente indicato il cortocircuito — e se dico tutto e il contrario di tutto da comico è satira, se lo dico da politico lo prendo in quel posto perché non ho l’immunità parlamentare».

CORRIERE.IT

Rating 3.00 out of 5

No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.