Ma sulla conta interna aleggia il solito incubo Spunta un altro seggio chiuso per brogli
Napoli «Prevedere un voto inquinato è facile». La bordata, a ventiquattr’ore dall’apertura dei seggi, non porta la firma di un qualsiasi militante ma di uno storico rappresentante della sinistra che conosce bene i territori e i rischi che vi si annidano: il presidente del Consiglio comunale di Casalnuovo (Na) Giovanni Nappi.
«Gli ingredienti ci sono tutti ha scritto sulla sua pagina Facebook e non penso sia giusto che il nostro circolo debba essere trascinato in uno scandalo del genere». Che cosa ha scatenato la dura presa di posizione del capo dell’assise di una città che conta 50mila abitanti? La continua, asfissiante richiesta, da parte dei supporter provinciali di Michele Emiliano, di altri scrutatori e rappresentanti di lista successiva alla composizione del collegio. Composizione peraltro realizzata, come da prassi, tenendo conto di tutti i candidati.
Una «pressione» diventata insostenibile negli ultimi giorni denuncia Nappi che ha convinto o meglio costretto il presidente del circolo ad azzerare tutto e a «rimettere nelle mani degli organismi provinciali le nomine». Le istanze di «lottizzazione», secondo il presidente del consiglio, sarebbero pure ingiustificate considerato che «Emiliano alla convenzione di circolo ha preso 2 voti». Dunque: perché tanto pressing per modificare e allargare il seggio? Il diavolo spesso si nasconde nei dettagli. Nella lista a sostegno del governatore pugliese ci sarebbe un elettore (che poi ha chiesto di mettere il fratello come scrutatore) che pur vivendo e lavorando in città non è iscritto, stranamente, al locale circolo dei dem. Il motivo? Sarebbe un infiltrato di un altro schieramento («lui è notoriamente distante dal nostro partito», commenta Nappi) assoldato dai simpatizzanti di Emiliano per raggranellare voti al di fuori degli steccati del Partito democratico. Non sarebbe la prima volta, d’altronde. «È possibile pure che votino persone non del Pd, del centrodestra, cinesi conclude Nappi gente che non sa di aver votato, siamo abituati a tutto qui a Napoli». Intanto, il circolo è rimasto chiuso perché impraticabile. E il seggio, fino alla tarda serata di ieri, non era stato ancora allestito né erano stati selezionati scrutatori e presidente. Un’altra grana per un partito ormai allo sbando.
IL GIORNALE