Un tuffo nella Piscina del Diavolo, in una cascata africana a 108 metri d’altezza

noemi penna

Una vasca a strapiombo su una cascata, a 108 metri d’altezza. Così pericolosa da essere ribattezzata la Piscina del diavolo. Siamo al confine fra Zambia e Zimbabwe, sul fiume Zambesi, e anche se in certi mesi chiunque osasse mettere piede nelle Vittoria Fall verrebbe immediatamente trascinato via dalla corrente, da metà agosto a metà gennaio il flusso si riduce così tanto da permettere dei bagni – e dei selfie – mozzafiato.

 

 

Migliaia di anni di erosione hanno formato delle piscine naturali proprio sul ciglio del precipizio, in cui è possibile apprezzare tutta la forza delle acque. La vista è sicuramente unica, così come la possibilità di farsi il bagno in una cascata del genere da cui passano oltre 500 milioni di litri d’acqua al minuto.

 

 

 

L’acqua delle Victoria Falls provoca un’esplosione assordante e spettacolare che può essere vista a 50 chilometri di distanza. A «scoprire» questa meraviglia della natura, patrimonio dell’umanità protetto dall’Unesco, è stato l’esploratore scozzese David Livingstone, il 17 novembre 1855. E’ stato lui a dare alle cascate il nome della regina d’Inghilterra. Tuttavia localmente erano già note con il nome di Mosi-oa-Tunya, Fumo che tuona.

 

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– VIDEO: UN TUFFO DA PAURA NELLA PISCINA DEL DIAVOLO (clicca qui)

 

 

Le cascate ora fanno parte di due parchi nazionali, il Mosi-oa-Tunya National Park dello Zambia e il Victoria Falls National Park dello Zimbabwe. La Piscina del diavolo si trova nell’isola di Livingstone ed è diventata famosa per i bagni ad alto tasso di adrenalina che offre sei mesi l’anno, non senza rischi. Il fondale è molto scivoloso e qualsiasi caduta potrebbe quindi risultare fatale.

 

 

 

LA STAMPA

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