Uno sparo nel buio

Mattia Feltri
 

La tendenza primavera-estate 2017 prevede che l’uomo politico, sicuro di sé e aperto senza pregiudizi alle questioni del mondo, commenti tutto ciò che gli capita a tiro, come se gli capitasse un ladro nelle tenebre, senza sapere ciò di cui si parla. E infatti ieri s’è sparsa la voce che la nuova legge sulla legittima difesa preveda la possibilità di reagire con armi da fuoco soltanto se il criminale, come la befana, vien di notte. «Questi sono tutti scemi», è stato il raffinato giro di parole di Matteo Salvini, seguito dai suoi, Bobo Maroni a picche levate: «La violenza è violenza, di giorno e dopo il tramonto».

 Dalle oscurità della legislatura è riemerso anche Fitto (di nome Buio, si presume) per dichiarare ridicola una legge che tutela il sonno. Forza Italia e F.lli d’Italia hanno completato il compattamento del centrodestra. Sul web si è fatto ampio esercizio di umorismo: e se c’è un’eclissi? E se siamo all’imbrunire? Il fatto è che la tendenza primavera-estate 2017 ha liberato il politico dalla piaga di conoscere i testi su cui fonda la battaglia del giorno. La legge in questione, infatti, dice che «si considera legittima difesa la reazione a un’aggressione commessa in tempo di notte ovvero a seguito dell’introduzione nei luoghi ivi indicati con violenza alle persone o alle cose ovvero con minaccia o con inganno». L’unica differenza è che nottetempo non ci si devono fare neanche tante domande, si vede un’ombra e pum, legittima difesa. Tranquilli, si può sparare sempre. Soprattutto stupidaggini.
LA STAMPA
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