Buonisti sbugiardati
Anche se lentamente, si sta squarciando il muro di omertà e demagogia che accompagna e agevola l’invasione di immigrati.
Ascoltato ieri dalla commissione della Camera, il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, che per primo ha lanciato l’allarme sulla complicità tra alcune organizzazioni dei soccorritori e gli scafisti (e per questo finito nei guai), ha confermato i suoi sospetti. Che non si basano ha spiegato – su visioni o teoremi e neppure su veline di chissà quali servizi segreti, ma su indizi raccolti addirittura da Frontex, l’agenzia europea per la guardia costiera, cioè un organismo ufficiale e autorevole.
Ma qui viene il bello: la sua indagine (che esiste, non è fantasma) è bloccata per la mancanza di mezzi capaci di intercettare le telefonate che avvengono in mezzo al mare via satellitari. Roba da non crederci. Siamo nel Paese delle intercettazioni facili, per le quali spendiamo senza battere ciglio quasi trecento milioni all’anno. Politici, imprenditori, giornalisti: tutti vengono ascoltati giorno e notte, il più delle volte a vanvera. Sulle intercettazioni sono stati costruiti processi che non sempre a ragione hanno rovinato vite, fatto chiudere aziende e cadere governi, ma nessuno si è mai occupato di origliare chi davvero sta mettendo a rischio l’integrità nazionale e la pace sociale.
Molti giornali, lo stesso Csm (organo supremo dei magistrati) hanno difeso a spada tratta gli investigatori e il procuratore che hanno usato una falsa intercettazione, riferita al padre, per fare fuori Matteo Renzi e ora gli stessi si scagliano contro un pm che implora: vi prego, vi scongiuro, fatemi intercettare quei criminali che trafficano in essere umani. Non c’è logica, non è da Paese serio. Di che cosa si ha paura? Che l’inchiesta sia infondata? Anche se così fosse (ne dubito) ci saremmo tolti un dubbio più che fondato e non crollerebbe il mondo (i magistrati del caso Tortora, una delle più vergognose bufale giudiziarie della storia, hanno poi fatto una brillante carriera). Il problema è che, se per caso si scoprisse che è vero, crollerebbe tutto l’impianto politico e culturale buonista. E con esso anche gli affari che si porta appresso. Per questo tentano di insabbiare.
IL GIORNALE