Sala consegna le chiavi della città a Obama: “Ha cambiato la storia”
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha consegnato a Barack Obama i sigilli della città: un gesto simbolico grazie al quale l’ex presidente degli Stati Uniti è diventato cittadino onorario di Milano.
La cerimonia è avvenuta durante un incontro privato a porte chiuse con una cinquantina di autorità politiche ed imprenditoriali italiane presso la “Club house” del conference center della fiera di Rho, dove l’ex inquilino della Casa Bianca terrà un discorso a “Seeds and Chips”, il summit internazionale sull’alimentazione e sulla food innovation.
“Le chiavi della città a Barack Obama, un uomo che ha cambiato la storia. Un onore per me e per tutta Milano”, così ha commentato Sala in un post su Facebook, dove ha pubblicato la foto con l’ex presidente Usa durante la cerimonia in forma privata per la consegna del Sigillo della città.
Ora Barack Obama è ufficialmente cittadino onorario di Milano. All’incontro in cui è avvenuta la consegna simbolica delle chiavi della città hanno partecipato, tra gli altri, il ministro alle politiche agricole Maurizio Martina e alcuni imprenditori come Nerio Alesandri, l’ex sindaco di Milano Letizia Moratti con Angelo Moratti.
Obama è arrivato a Rho accolto da una folla che lo ha acclamato e applaudito. Prima di tenere il suo discorso ha incontrato nella Club house di Fiera Milano i rappresentanti delle istituzioni e dell’imprenditoria milanese.
“Lombardy is more beautiful than Tuscany (La Lombardia è più bella della Toscana)”, ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni incontrando l’ex presidente degli Stati Uniti, a cui ha consegnato il volume “Amazing Lombardy”. “I’ll come back (Tornerò)”, la pronta risposta di Obama.
Ad assistere al discorso di Barack Obama c’è una parterre di vip: oltre a Matteo Renzi, che dovrebbe sedere in un sezione speciale dedicata agli ospiti <personal< span=””>i di Obama, ci sono l’ex premier Mario Monti, i ministri Maurizio Martina, Carlo Calenda e Valeria Fedeli, il governatore e il presidente del Consiglio regionale lombardo, Roberto Maroni e Raffaele Cattaneo, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il prefetto di Milano, Luciana Lamorgese e il procuratore capo di Milano, Francesco Greco.
IL GIORNALE