Rifiuti, i dem “puliscono” Roma. Ma il Cav: “Responsabili Pd e M5S”
A Roma va in scena la pantomima dem. Dalle prime ore del mattina, infatti, i militanti del Pd, con addosso una maglietta gialla, si sono messi a pulire 42 siti dislocati tra il centro e la periferia.
L’iniziativa è stata lanciata la scorsa settimana dal segretario Matteo Renzi nel pieno dell’ultima crisi di raccolta e smaltimento dei rifiuti che ha interessato la Capitale. Una “sfida” al Campidoglio a Cinque Stelle del sindaco Virginia Raggi che ha innescato una “corsa” alla pulizia delle strade dopo una settimana con i sacchetti ammassati attorno ai secchioni. Ma a smontare Renzi è Silvio Berlusconi che mette a nudo lo spot elettorale di oggi: “Sia i Cinque Stelle, che guidano il Comune, competente per la raccolta dei rifiuti, sia il Pd che guida la Regione, competente per le discariche e gli inceneritori, sono responsabili della grave situazione che si è determinata”.
“Puliamo insieme la città” è lo slogan usato dai militanti dem, un migliaio secondo i dati forniti dal partito, che, vestiti di giallo e attrezzati con sacchetti e ramazze, operano in queste ore in tante zone della Capitale. “Buongiorno. Oggi il Pd Roma scende in piazza con le magliette gialle per dare una mano alla città – scrive il segretario Matteo Renzi su Twitter – senza polemiche. Grazie ai volontari!”. In realtà, negli ultimi giorni, la Capitale è stata oggetto di una sollecita attività di pulizia da parte dell’Ama. Più che dai sacchetti, dunque, i militanti Pd si sono messi a ripulire strade, aree verdi e parchi giochi da cartacce, bottiglie ed escrementi (guarda la gallery). A Ostia l’appuntamento è stato nella Pineta mentre nel centro di Roma i militanti si sono messi al lavoro al parco della Resistenza e al Colle Oppio, dove alcuni immigrati hanno pulito il campo utilizzato per le partite di calcio amatoriali. E poi a Spinaceto sotto ai cavalcavia della Pontina, al parco Lambertenghi al Nuovo Salario, nel giardino di via Chiabrera a San Paolo. A piazza dei Gerani a Centocelle, al loro arrivo, le magliette gialle hanno trovato degli attivisti grillini muniti di ramazza. “Grazie al Movimento 5 Stelle che ha aderito alla nostra iniziativa…”, ha commentato il capogruppo Pd in Campidoglio Michela Di Biase.
Quella mosse in atto dal Pd, però, è solo uno spot elettorale in vista delle amministrative che si terranno l’11 giugno. Non a caso lo stesso Renzi si è messo a dare una ramazzata a via Monselice, nel piazzale antistante la stazione Tuscolana di Roma, uno dei punti di raccolta straordinaria dei rifiuti organizzata dal partito. In realtà, il Pd è responsabile di questo disastro tanto quanto il Movimento 5 Stelle. “Invece di accusarsi a vicenda, e di fare propaganda, farebbero bene a prendere provvedimenti, se ne sono capaci, a dare le dimissioni se non ne sono in grado”, ha commentato dicendosi “lieto che il segretario del Pd abbia deciso di imitare i ragazzi di Forza Italia, che già da parecchi fine settimana si sono messi al lavoro per ripulire alcune delle strade più sporche e degradate di Roma”. “Non è un’iniziativa originale, dunque, ma mi fa piacere che anche il Pd si sia reso conto dell’insostenibilità della situazione nella Capitale”, continua il Cavaliere ricordando che i romani “pagano le tasse” affinché siano le istituzioni a occuparsi “della raccolta dei rifiuti e del decoro delle città” e “non i leader politici a caccia di visibilità”.
Quando il centrodestra andò al governo nel 2008, Berlusconi risolse nel giro di poche settimane l’emergenza rifiuti di Napoli e della Campania. Un’emergenza che deturpava l’immagine dell’intero Paese. “Il degrado della Capitale – fa notare l’ex premier – è un danno di immagine ancora più grave e mette anche in pericolo la salute dei cittadini. Se Regione e Comune sono paralizzati, spetterebbe al governo intervenire, come abbiamo fatto noi. Renzi rifletta su questo, prima di far impugnare una scopa a favore di telecamere”.
IL GIORNALE