L’attacco hacker riparte dalla Cina: infettati centinaia di migliaia di computer

L’allarme per il virus “WannaCry” riparte dalla Cina. L’agenzia per la cyber-sicurezza di Pechino ha avvertito che centinaia di migliaia gli indirizzi Ip raggiunti con certezza dal virus. Da venerdì la diffusione del ransomware è in corso, anche se – assicurano le autorità – sta rallentando. Sono state già colpite le reti intranet di diverse imprese nel settore bancario, dell’istruzione, dell’energia elettrica, ma anche l’assistenza sanitaria e i trasporti hanno subito conseguenze. L’autorità cinese per il cyberspazio ha avvertito gli utenti di installare e aggiornare i software di sicurezza. La polizia e il governo hanno fatto sapere di aver adottato misure contro l’attacco e anche le compagnie di sicurezza online, tra cui Qihoo 360, Tencent e Kingsoft Security hanno detto di essere al lavoro. Per le autorità si tratta di “una sfida senza precedenti in materia di sicurezza su Internet”.

Intanto resta alta l’allerta per le conseguenze dell’attacco hacker di venerdì scorso che ha colpito centinaia di migliaia di computer in tutto il mondo. Il governo inglese ha annunciato una riunione di emergenza alle 16 di oggi, per “monitorare il problema” sottolinea un portavoce della premier Theresa May spiegando che “48 su 248 servizi di assistenza sanitaria – gli organismi che gestiscono gli ospedali – sono stati colpiti dal virus”. “La situazione al momento è simile a quella di venerdì – fanno sapere da Downing Street – è un problema molto complesso e dobbiamo continuare a seguire quello che sta succedendo”. Le autorità britanniche hanno riferito che i danni non sono stati limitati al sistema operativo Microsoft Windows Xp.

IL TEMPO

 

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