Stefano Dambruoso: “Non tutte le intelligence europee cooperano contro il terrorismo”
“Purtroppo concerti e locali in cui si fa musica sono tra i luoghi preferiti per fare attentati. Lo abbiamo visto nel caso del Bataclan e anche a Orlando, qualche mese fa. I concerti sono luoghi di aggregazione facilmente oggetto di attenzione terroristica per il clamore che ne deriva, come sta accadendo oggi”. Stefano Dambruoso, ex magistrato esperto di terrorismo, mette in guardia l’Europa sul tema della sicurezza dai microfoni di Radio1 Rai, commentando il drammatico attentato avvenuto all‘Arena di Manchester in cui sono morte 22 persone – molti i bambini – e 60 sono rimaste ferite.
“Tutto questo – ha aggiunto – in un periodo in cui, non solo nel Regno Unito ma in Europa, il tema della sicurezza caratterizza tutte le campagne elettorali. E quindi, si impone una ulteriore riflessione sul fatto che non si può prescindere da un investimento serio, politico, non solo economico, sulla sicurezza. Perché a prescindere dalla Brexit, la verità è che la collaborazione fra le intelligence deve senz’altro migliorare. Anche se non dovessero essere tutte quelle dell’Unione Europea, è importante che almeno una parte intensifichi la cooperazione, così da trainare le altre intelligence, quelle dei Paesi più restii. Ci sono delle resistenze nazionalistiche tutte legate a tutele protezionistiche di interessi che passano attraverso il lavoro delle intelligence locali”. Tutto questo, ha concluso l’onorevole Dambruoso, “deve essere superato, non possiamo ignorare che il terrorismo islamista, dall’11 settembre 2001 in poi, è diventato un elemento non più emergenziale, sul contrasto del quale tutti i Paesi devono necessariamente investire”.
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