Il Regno Unito alza il livello di allerta, si temono attacchi “imminenti”

Il livello di allerta terrorismo in Gran Bretagna è stato elevato stasera da «grave» a «critico», il livello massimo che equivale all’aspettativa di un nuovo attacco «imminente»: a darne l’annuncio in serata la stessa primo ministro Theresa May, dopo aver riunito il Cobra, il comitato d’emergenza.

 Si tratta della terza volta che il livello dell’allarme antiterrorismo viene innalzato a «critico» in Gran Bretagna da quando il sistema è stato introdotto: la prima fu nel 2006, dopo che era stato sventato un complotto per far esplodere in volo aerei passeggeri in rotte transatlantiche con esplosivi liquidi – che ha portato all’abolizione di flaconi e bottiglie in cabina. La seconda volta fu nel 2007, quando un uomo cercò di compiere un attentato in una discoteca e poi di attaccare con la sua auto l’aeroporto di Glasgow, in Scozia, schiantandosi con una jeep Cherokee piena di bombole di gas propano contro una porta del terminal.

 

Il kamikaze di Manchester era appena tornato dalla Libia

di Giordano Stabile, inviato a Beirut

Salman Abedi, il 22enne figlio di un rifugiato libico, era appena tornato dalla Libia prima di farsi esplodere all’Arena di Manchester lunedì sera. Lo ha rivelato al quotidiano “The Times” un suo amico. «Era partito per la Libia tre settimane fa ed era tornato di recente, da qualche giorno». Non è chiaro in quale zona della Libia abbia viaggiato il terrorista. Nelle aeree desertiche fra Bani Walid e l’oasi di Jufra operano ancora gruppi dell’Isis, con l’appoggio di alcune di tribù locali. A gennaio un campo di addestramento era stato distrutto dai bombardieri strategici americani B2. Se questi contatti fossero confermati, significa che Abedi aveva legami organici con lo Stato islamico e potrebbe essere stato addestrato all’uso di esplosivi prima di compiere l’attacco. I media britannici non escludono che possa anche aver viaggiato in Siria, anche se è meno probabile.

LA STAMPA

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