Tragedia al rally nel Torinese: auto esce di strada e uccide un bambino di sei anni

di CARLOTTA ROCCI video di ALESSANDRO CONTALDO

Un bambino di sei anni è morto e altre tre persone, tra cui i genitori, sono rimaste ferite in un gravissimo incidente accaduto a Coassolo durante il rally Città di Torino, quando un’auto è uscita di strada investendo un gruppo di spettatori. Il piccolo stava assistendo al passaggio delle vetture in gara con la famiglia, che abita proprio a Coassolo.

Tragico incidente al “Rally Città di Torino”. Muore bimbo di 6 anni

Stando alle prime frammentarie testimonianze, sembra che l’auto – l’equipaggio “Skoda Biella” – abbia sbandato in corrispondenza di una curva dopo aver urtato il cordolo stradale: il pilota Cristian Milano (che, stando al raccondo del navigatore, Luca Pieri, potrebbe aver avuto un malore) ha quindi perso il controllo del mezzo e l’auto è uscita dalla carreggiata finendo la sua corsa nella zona di prato dove si trovavano gli spettatori. Illeso il fratellino della vittima, che ha tre anni. Ma per il bambino, apparso subito gravissimo, i soccorsi si sono rivelati inutili.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri di Venaria Reale, assieme ad ambulanze del 118 e all’elisoccorso. Il rally è stato immediatamente sospeso, la zona transennata. I feriti sono stati trasportati al Cto del capoluogo.

Gara sospesa. “Siamo addoloratissimi, la gara è stata sospesa. In 32 anni non era mai successa una cosa del genere”. Così il Rally Team Eventi, che organizza il rally Città di Torino, commenta l’incidente. “Ci sono dei fattori da chiarire”, aggiunge l’organizzazione sulla dinamica dell’incidente. Tra gli aspetti su cui far luce c’è anche il fatto se il pubblico potesse effettivamente stazionare nel prato dove si è verificata la tragedia: le zone sicure destinate ad accogliere gli spettaori erano infatti segnalate e delimitate da visibili scritte gialle (“Pubblico Ok”), ma tra queste non c’era il manto erboso.

L’inchiesta. La procura di Ivrea ha aperto un’inchiesta, affidata al pm Ruggero Crupi, che ha ordinato tra l’altro rilievi planimetrici e fotografici sul luogo dell’incidente. Oltre all’ipotesi che il piccino stesse seguendo la corsa con i genitori in un punto vietato, i profili che si devono valutare sono numerosi: dall’efficienza dell’organizzazione alle condizioni del circuito e anche allo stato del pilota. La vettura è stata messa sotto sequestro.

Le reazioni. “Queste cose non possono succedere. La sicurezza, e il pubblico in un posto vietato con dei bambini innocenti. Ma vi rendete conto sì o no? Un abbraccio alla famiglia”. E’ quanto scrive su Facebook Adelmo Tessa, uno dei partecipanti al rally. Tessa rivolge un “forte abbraccio” all’equipaggio coinvolto nell’accaduto e alla famiglia del piccolo per la “notizia terribile”. “Queste cose – afferma non possono succedere. Invece di rubarci soldi sui serbatoi …”.

REP.IT

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