Clima, Trump verso l’uscita dagli accordi di Parigi. E twitta: “A breve annuncerò cosa faremo”
DONALD Trump avrebbe deciso di sfilare gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi sul clima. Lo riferisce il sito web Usa Axios citando “due fonti vicine all’amministrazione”. Non si ha ancora la conferma ufficiale della decisione, su Twitter Trump ha annunciato: “La decisione verrà annunciata tra qualche giorno”. Il sito Axios, domenica scorsa, aveva scritto che Trump aveva già confidato l’intenzione ai suoi collaboratori più stretti. Intanto su Twitter il presidente Usa scrive: “Annuncerò la mia decisione sugli accordi di Parigi nei prossimi giorni, faremo l’America di nuovo grande”. I dettagli sull’uscita dall’accordo saranno curati da un ristretto numero di persone, tra cui Scott Pruitt, l’amministratore dell’Epa, l’agenzia di protezione ambientale. Gli uomini di Trump starebbero valutando la formula con cui abbandonare l’intesa. Durante la sua recente visita in Italia, Trump aveva ricevuto da Papa Francesco un libro sull’ambiente.
Due possibili scenari. L’uscita degli Usa dall’intesa di Parigi sarebbe il peggior colpo assestato alle politiche ambientali di Obama, e manderebbe anche un segnale chiaro e combattivo al resto del mondo sul fatto che la lotta al cambiamento climatico non sarà una priorità per Washington nei prossimi anni. L’uscita degli Usa inoltre, minaccerebbe la tenuta dell’intero accordo, visto il ruolo decisivo di Obama nel successo di Parigi. Gli scenari possibili, a questo punto, sarebbero due, secondo Axios:
– Trump potrebbe annunciare l’uscita, che darebbe inizio a un processo che non si concluderebbe prima del novembre 2020. Secondo i termini dell’accordo, i paesi firmatari non possono inviare la loro richiesta di abbandono dell’intesa prima di tre anni, a partire dall’entrata in vigore, avvenuta il 4 novembre 2016. Il processo di ritiro, poi, richiederà circa un anno. In questo lungo periodo di tempo, non si escludono ripensamenti della Casa Bianca.
– Trump potrebbe far uscire gli Usa dal trattato che sorregge l’accordo di Parigi, chiamato United Nations framework convention on climate change. Si tratterebbe dell’opzione più estrema, perché porterebbe gli Stati Uniti fuori da tutti gli accordi globali sul clima. Per questo processo, sarebbe necessario un anno.
Sull’ipotesi di una possibile uscita degli Stati Uniti, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti non si sbilancia. “La posizione degli Usa non è ancora conosciuta”, ha detto il ministro, ribadendo che “sono già soddisfatto del messaggio che è venuto da Taormina: l’Italia, l’Europa e i Paesi del G7 non tornano indietro da Parigi, nonostante gli americani. E sono sicuro di un’altra cosa: saranno gli americani a non seguire Trump se Trump non seguirà Parigi, nel senso che l’economia – e l’economia americana l’ha capito bene – deve passare attraverso l’economia ambientale, perché l’economia circolare, con buone pratiche ambientali, sarà quella competitiva nella quarta rivoluzione industriale”.
Ue e Cina, alleanza “green”. Intanto l’Unione Europea e la Cina rafforzano i propri legami sul clima e creano una nuova alleanza ‘verde’ per riempire il vuoto lasciato dagli Usa nel caso Trump decida di ritirarsi dagli Accordi di Parigi. Lo scrive in esclusiva il Financial Times che ha visionato dei documenti alla vigilia del vertice Ue-Cina, che illustrano come Bruxelles e Pechino intendano accelerare le misure per realizzare l'”irreversibile” abbandono dei combustibili fossili per implementare lo “storico traguardo” dell’accordo di Parigi. Questa nuova collaborazione, scrive il Ft, verrà annunciata venerdì al vertice dei leader Ue con il premier cinese Li Keqiang.
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