“Sembrava un accordo blindato” quello tra Renzi, Berlusconi, Grillo e Salvini per applicare il modello tedesco alla legge elettorale e andare poi a elezioni anticipate in autunno. Eppure ecco le prime “crepe”: 66 falchi tiratori. Ci sono i “mal di pancia” di Grillo che vuole il voto della rete. Ci sono gli “appelli per una retromarcia” di Veltorni, Letta, Bindi, Prodi e Napolitano. Ma il segretario del Pd Matteo Renzi non “ascolta”. Intanto lo spread torna sopra quota 200 e i mercati finanziari bocciano le elezioni anticipate. Votare il 24 settembre è “un suicidio”, al massimo si potrebbero formare “maggioranze spurie”. E “che riforme si potrebbero fare con formazioni come Pd-Fi o M5s-Lega”?

RadaR di Massimo Giannini
riprese Valeria Lombardo

This entry was posted on mercoledì, Giugno 7th, 2017 at 17:21 and is filed under Editoriali - Opinioni. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.