Clima volatile in vista elezioni inglesi, Milano tira freno col petrolio

–di

Reuters

Seduta dominata dalla volatilità per le Borse europee (segui qui l‘andamento dei principali listini), oggi condizionate anche dallo scivolone del petrolio, in calo di oltre il 4%. Sale intanto l’attesa per la giornata chiave di domani, quando non solo gli inglesi si recheranno alle urne, ma a Tallin si riunirà il consiglio direttivo della Banca centrale europea, mentre Oltreoceano l’ex capo dell’Fbi licenziato dal presidente americano Donald Trump, James Comey, sarà sentito in audizione al Senato. Milano, che ha più volte cambiato la direzione di marcia dopo una mattinata di significativi rialzi, ha terminato le contrattazioni in calo dello 0,10%.

Banche in ordine sparso, in Spagna occhi puntati su Santander

Piazza Affari ha risentito dell’andamento volatile delle banche, un settore che tra l’altro rimane sotto i riflettori anche dopo le notizie provenienti dalla Spagna, dove dopo mesi di lotta per la sopravvivenza, il Banco Popular ha evitato il fallimento passando sotto il cappello del colosso Santander per il simbolico prezzo di 1 euro. La banca guidata da Ana Botin prevede un aumento di capitale da 7 miliardi, che si terrà il mese prossimo, per rimettere in salute il Popular, gravato da 37 miliardi di prestiti tossici al settore immobiliare. La numero uno del Santander, Ana Botin, ha annunciato che in realtà saranno necessari anche 7,9 miliardi di accantonamenti per risanare i disastrati conti del Banco, 7,2 dei quali destinati agli asset e ai prestiti nel real estate. Il Santander ha perso lo 0,88%. A Milano si sono salvate dalle vendite leUnicredit (+0,98%) e le Banca Pop Emilia Romagna (+0,19%), mentre hanno perso punti tutti gli altri titoli bancari, conBanco Bpm che ha lasciato sul parterre lo 0,88%.

Gettonata Banca Generali, debole Banca Mediolanum
Nel settore del risparmio gestito, sono andate bene le azioni di Banca Generali (+2,5%), spinte dai dati sulla raccolta di maggio, diffusi ieri nel tardo pomeriggio e risultati superiori alle previsioni, anche se il gruppo ha registrato una raccolta netta di 669 milioni in maggio, in calo del 3,3% rispetto ad aprile. Il saldo da inizio anno è salito a 3,2 miliardi (+34% su base annua). Banca Mediolanum ha invece registrato un calo dello 0,6%, dopo i dati sulla raccolta di maggio positiva per 311 milioni che porta a 1.998 milioni il totale da inizio anno, livello che si confronta con i 2.676 milioni della stessa frazione del 2016. In particolare la raccolta netta in fondi e gestioni si è attestata a maggio a 617 milioni, mentre il risparmio amministrato ha registrato deflussi per 267 milioni.

Prysmian ha guadagnato il 2,75%, dopo le indicazioni positive fornite dall’azienda soprattutto sul business dei cavi sotto marini.
Sul fronte dei cambi, l’euro è abbastanza stabile rispetto al biglietto verde e allo yen (segui qui i principali cross).

Sale Prysmian: spunti positivi su cavi sottomarini

Tornando a Milano da segnalare la corsa diPrysmian grazie alle indicazioni sulle strategie e le prospettive del business fornite in occasione della conferenza Offshore Wind Energy 2017 a Londra. Secondo quanto riferiscono gli analisti presenti all’appuntamento, la società ha fornito conferme positive soprattutto in merito alla solidità del mercato dei cavi sottomarini per i quali ci si attendono ordini medi annui per 2,4 miliardi di euro nel triennio 2017-19 a fronte di una media storica di 2,2 miliardi. In questo quadro un contributo importante al rafforzamento verrà dal settore eolico offshore (con ordini medi di 1,2 miliardi di euro).

Petrolio giù dopo scorte settimanali petrolio

Il petrolio amplia i cali dopo il dato sulle scorte americane: il wti contratto con consegna a luglio, scende sotto i 47 dollari al barile. Nella settimana conclusa il 2 giugno scorso le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono inaspettatamente salite per la prima volta dopo otto settimane di fila in calo. L’aumento è stato di 3,295 milioni di unità, mentre gli analisti attendevano un ribasso di 3,5 milioni, dopo la discesa di 6,428 milioni di unità nella settimana precedente. Secondo i dati diffusi dal Dipartimento all’Energia, gli stock di benzina sono cresciuti a 3,324 milioni di unità dopo il ribasso di 2,858 milioni di barili dei sette giorni precedenti e la flessione prevista di 200.000 unità. Le scorte di distillati, che includono il combustibile da riscaldamento, sono salite di 4,355 milioni di unità dopo il rialzo di 394.000 barili della settimana precedente e l’aumento atteso di 400.000 unità. L’utilizzo della capacità degli impianti si è attestato al 94,1% contro il 94,8% atteso e il 95% raggiunto sette giorni fa.

La Borsa di Tokyo chiude piatta
Questa mattina la Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta quasi piatta in un’atmosfera tesa alla vigilia del ‘super-giovedi’. Al termine degli scambi l’indice Nikkei dei titoli guida si è fermato a +0,02% a 19.984,62 punti, rimanendo sotto la soglia simbolica dei 20mila punti toccata venerdì scorso per la prima volta dal dicembre 2015. Il più ampio indice Topix ha chiuso a +0,04% a 1.597,09 punti.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

Rating 3.00 out of 5

No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.