Legge elettorale, Berlusconi: “Pd e M5S siano responsabili”
“Penso che le elezioni senza una legge elettorale omogenea e adeguata siano molto difficili, pur a fronte della crisi politica in atto”.
Al termine di una seduta infuocata, che ha visto decine di franchi tiratori affossare il “patto a quattro” sul Tedeschellum, Silvio Berlusconi chiede a tutte le forze politiche un’assunzione di coscienza per il bene del Paese. “Sta ora alle forze politiche dalle quali l’accordo (sulla legge elettorale, ndr) era nato, prima di tutto il Pd, continuare sulla sola strada che consente elezioni rapide con una legge elettorale adeguata – mette in guardia il Cavaliere – se il partito di Matteo Renzi non lo facesse, prendendo a pretesto un incidente d’aula, si assumerebbe una grave responsabilità”.
“La legge elettorale è morta e l’hanno uccisa i Cinque Stelle”. Su questo il Pd non ha dubbi. “La responsabilità – afferma Ettore Rosato – è dei pentastellati che hanno usato un espediente per far fallire la riforma”. Sono stati 59 i franchi tiratori (esclusi i voti dei grillini) che hanno contribuito ad affossare il patto a 4 sulla legge elettorale. L’incidente si è verificato su un emendamento a prima firma Michaela Biancofiore (FI), uguale per contenuto a un altro emendamento del Movimento 5 Stelle, relativo alle elezioni in Trentino e sul quale si è votato a scrutinio segreto. A sorpresa i Cinque Stelle hanno annunciato il voto a favore e così l’emendamento è stato approvato, nonostante il parere negativo del relatore. Il quadro ora si fa complicato. “Ora – sottolinea un esponente dem – si andrà con il Consultellum“. Anche la strada del decreto, seppur evocata nei vari ragionamenti e ritenuta necessaria, viene giudicata in ogni caso impervia.
Oggi Berlusconi ha riunito i capigruppo di Forza Italia a Palazzo Grazioli. “Penso che le elezioni senza una legge elettorale omogenea e adeguata siano molto difficili, pur a fronte della crisi politica in atto – ha spiegato il Cavaliere – oi invece vogliamo che gli italiani possano scegliere al più presto da chi essere governati, dopo quattro governi non scelti dal popolo, con una legge elettorale che sappia rispecchiare senza alterazioni il consenso espresso dagli elettori“. Per Berlusconi la legge in votazione alla Camera è “una soluzione di responsabile equilibrio” che tiene conto del fatto che “le leggi sulle regole devono ottenere la massima condivisione possibile”. “L’incidente di oggi in aula, su un emendamento non condiviso dal quale Forza Italia ha preso immediatamente le distanze – continua – non è una buona ragione per accantonare uno sforzo generoso sul quale avevamo trovato una convergenza con il Partito democratico, con i Cinque Stelle e con la Lega“.
Berlusconi invita tutte le forze politiche, tra le quali era nato il “patto a quattro”, in particolar modo il Pd, a “continuare sulla sola strada che consente elezioni rapide con una legge elettorale adeguata”. E avverte: “Se il partito di Renzi non lo facesse, prendendo a pretesto un incidente d’aula, si assumerebbe una grave responsabilità. Mi auguro che il senso di responsabilità verso gli italiani prevalga anche nel M5S, che se davvero è interessato ad andare presto al voto, e non agisce solo strumentalmente, dovrebbe favorire la rapida approvazione di una legge ampiamente condivisa”.
IL GIORNALE