Emilio Fede condannato a tre anni e mezzo per bancarotta fraudolenta
Alla soglia degli 86 anni, Emilio Fede si vede infliggere dai giudici milanesi una condanna a tre anni e sei mesi per concorso in bancarotta fraudolenta. Una vicenda che riguarda anche l’ex premier Silvio Berlusconi, nel ruolo di parte lesa e vittima di un raggiro. Al leader di Forza Italia l’ex direttore del Tg4 avrebbe chiesto un prestito da 2 milioni e 750 mila euro da consegnare a Lele Mora per il salvataggio della sua agenzia di spettacolo ’Lm Management’. Soldi che però alla società, allora sull’orlo del fallimento, non sarebbero mai arrivati. Finendo invece, secondo l’accusa, in parte nelle tasche dell’ex agente dei vip (che ha già patteggiato per lo stesso reato), in parte (circa 1 milione e 110 mila euro) in quelle del giornalista, che dovrà anche risarcire l’intera somma alla curatela del fallimento.
Il pm milanese Eugenio Fusco, che ha coordinato le indagini sul ruolo di Fede di mediatore della trattativa tra Mora e Berlusconi, aveva chiesto una condanna a tre anni di reclusione. Il pm ha spiegato che la somma versata dall’ex premier è stata «distratta dal fallimento e divisa con Fede ma anche trattenuta da Mora» per i suoi «capricci inutili».
«Quel finanziamento – ha detto – sarebbe servito per sanare la disastrosa situazione in cui versava l’impresa di Mora. Quei denari non dovevano essere dirottati in parte a Fede per i suoi buoni uffici presso Berlusconi. Non ne aveva diritto».
Secondo quanto si legge nel capo di imputazione formulato dall’accusa infatti, Fede avrebbe ricevuto da Lele Mora il denaro versato in tre tranche e con assegni circolari da Berlusconi, tramite il suo ragioniere di fiducia Giuseppe Spinelli. Una prima parte della somma (450 mila euro) sarebbe stata consegnata da Mora al giornalista direttamente in contanti e negli studi Rti di Segrate, mentre altri 500 mila euro sarebbero invece confluiti, sempre con un versamento dell’ex agente dei vip, su un conto di Lugano dell’ex direttore. Infine, un’altra partita da 160 mila euro sarebbe stata distratta sui suoi conti italiani.
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