Usa: spara e ferisce capogruppo dei Repubblicani, ucciso dalla polizia. In Rete i messaggi contro Trump

Steve Scalise ferito a sinistra, e a destra James T. Hodgkinson

Steve Scalise, capogruppo dei Repubblicani alla Camera Usa, è stato colpito da colpi di fucile al fianco durante una sparatoria avvenuta su un campo da baseball di Alexandria, in Virginia, vicino a Washington. Le sue condizioni sono critiche. Morto l’autore dell’attacco, un 66enne bianco, James T. Hodgkinson, di Belleville, Illinois. Aveva lavorato come volontario nella campagna elettorale del democratico Bernie Sanders, sul suo profilo Facebook molti messaggi contro Donald Trump accusato di essere un «traditore». Nella sparatoria sono rimaste ferite in totale cinque persone. Colpiti anche due assistenti di Scalise, Zachary Barth e Matt Mika e due poliziotti. Le loro condizioni sono stabili. La Camera ha sospeso tutte le votazioni. Il presidente americano Trump ha parlato di un «attacco brutale». Poi, in serata, a sorpresa si reca in visita con Melania all’ospedale Washington MedStar dove è stato ricoverato Scalise. A cui dedica un tweet: «È davvero in brutte condizioni, ma è un grande lottatore. Pregate per Steve!».

La sparatoria

La sparatoria è avvenuta intorno alle 7.00 del mattino. Era in corso l’allenamento dei Repubblicani per il Congressional Baseball Game, la tradizionale partita di baseball – in programma per il 15 giugno al National Park – che vede opporsi membri di Camera e Senato di entrambi i partiti, che giocano ognuno con le uniformi del proprio Stato di elezione. Il deputato repubblicano della Florida, Ron DeSantis, ha raccontato a Fox News che aveva lasciato il campo pochi istanti prima della sparatoria. Mentre andava verso la propria auto, un uomo gli ha chiesto se ad allenarsi fossero deputati repubblicani o democratici. Tre minuti dopo, è iniziata la sparatoria.

 

L’aggressore e i messaggi anti-Trump

L’aggressore di Alexandria è un uomo bianco , identificato successivamente con James T. Hodgkinson. Indossava jeans e maglietta blu. È morto per le ferite riportate nello scontro a fuoco con la polizia. Sulla sua pagina Facebook una foto di Bernie Sanders. Il senatore candidato alle primarie democratiche per la corsa alla Casa Bianca nel 2016, ha parlato di «atto deplorevole. La violenza sotto ogni sua forma è inaccettabile e condanno questa azione nei termini più duri» ha aggiunto. Sanders ha spiegato che il 66enne avrebbe lavorato come volontario per la sua campagna elettorale. In un post a fine marzo Hodgkinson scriveva: «Trump è un traditore, ha distrutto la nostra democrazia. È tempo di distruggerlo». E ancora, il 12 giugno scriveva: «Trump è colpevole e dovrebbe andare in carcere per tradimento». Nel gennaio 2o15 l’uomo sempre sui social si era scagliato proprio contro Scalise, commentando con una vignetta la partecipazione del repubblicano a un incontro di suprematisti bianchi nel 2002. «Ecco un repubblicano che dovrebbe perdere il lavoro e a cui invece è stato dato un aumento» scriveva Hodgkinson. Il 66enne aveva un fucile e una pistola. Sono stati esplosi una cinquantina di colpi, compresi quelli sparati dai poliziotti intervenuti. Hodgkinson era titolare di un’impresa di perizie immobiliari ma la sua licenza era scaduta nel novembre 2016 e non era mai stata rinnovata. Sempre nel 2016, in aprile, era stato accusato di percosse e di aver danneggiato un’automobile ma le accuse nei suoi confronti erano state archiviate.

Le indagini

«È stato un attacco deliberato», spiegano fonti investigative citate dai media Usa, ma l’Fbi precisa che «è troppo per dire se la motivazione dell’attacco è politica» . La polizia di Alexandria ha twittato che la persona sospettata della sparatoria è stata catturata anche se testimoni sostengono che l’uomo armato è stato colpito. Steve Scalise è in condizioni stabili al George Washington University Hospital: un membro dello suo staff ha usato una cintura come un laccio emostatico per fermare l’emorragia. Secondo quanto rende noto il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer via Twitter, il presidente Donald Trump è subito stato informato di quanto è accaduto «e segue gli sviluppi della situazione».

Trump: «Insieme più forti»

«Il deputato Steve Scalise della Louisiana, un vero amico e patriota, è stato gravemente ferito ma si riprenderà completamente. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con lui», è il commento a caldo del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. «Siamo più forti quando siamo uniti e lavoriamo insieme per il bene comune» ha poi detto il presidente americano, che ha elogiato le «azioni eroiche» dei due poliziotti rimasti feriti nella sparatoria, da lui definita un «attacco brutale». «Se non fosse stato per gli agenti di Capitol Hill stati avremmo perso molte vite» ha detto. Lo speaker della Camera Paul Ryan ha definito quanto avvenuto: «Un attacco contro tutti gli americani».

CORRIERE.IT
Rating 3.00 out of 5

No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.