Super Wall Street spinge l’Europa. A Milano effetto cedole su Poste e Terna

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I nuovi record di Dow Jones e S&P 500 a Wall Street, dove anche il Nasdaq rimbalza di oltre l’1%, spingono le Borse europee che chiudono la seduta comunque sotto i massimi di giornata. Parigi e Francoforte, dopo la nuova vittoria elettorale di Emmanuel Macron (che conquista la maggioranza assoluta alla Camera), guadagnano circa l’1% mentre Milano, in tono minore (c’è stato anche uno stacco cedole che pesa per lo 0,12%), chiude a +0,35%. Tra i titoli principali l’effetto dividendi penalizza soprattutto Poste Italiane, in ribasso del 6,8%, e Terna (-1,7%) mentre tra i titoli più brillanti spiccano Stmicroelectron (+3% grazie all’incremento del target price da parte di Goldman Sachs) e Campari, che balza del 2,5% dopo un report di Hsbc: secondo quest’ultima il gruppo di beverage è nella posizione ideale, a livello europeo, per cavalcare la rinascita del mercato globale degli spirits. Buon recupero anche per Prysmian (+2,1%) e Banco Bpm (+1,6%) mentre fuori dal listino principale Banca Carige rimbalza del 3,2% con l’imminente nomina del nuovo ad (oggi il comitato nomine, l’ex Unicredit Paolo Fiorentino risulta in pole position). Vola Giglio Group (+16%) grazie all’accordo siglato con Secoo, la piattaforma leader in Cina nel luxury e-commerce.
Sul fronte dei cambi, l’euro scende a quota 1,169 dollari (1,1194 venerdì sera) e vale 124,3 yen (123,94 yen), mentre il dollaro-yen si colloca a 111,3 (110,70). Il petrolio recupera leggermente terreno ma resta sotto i 45 dollari: il Wti avanza dello 0,3% a 44,88 dollari al barile. Lo spread Btp-Bund cala leggermente a 167 punti base.

Il successo elettorale di ieri consegna a Macron un mandato solido e la possibilità di realizzare importanti riforme. Oltremanica, invece, la poltrona della premier, Theresa May, è sempre più traballante secondo gli esperti. L’incertezza su Downing Street andrà probabilmente a pesare sulla trattative di uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea, che iniziano ufficialmente oggi a Bruxelles.

Banche sotto la lente
A Piazza Affari oggi sono state sotto la lente le azioni delle banche, dopo che venerdì in tarda serata è stato approvato il decreto per sospendere il rimborso del bond subordinato di Veneto Banca in scadenza in questi giorni. Il mercato attende una soluzione per la crisi che ha investito gli istituto veneti. Unicredit chiude positiva in scia all’annuncio della cessione di un portafoglio di sofferenze del valore nominale di circa 450 milioni; positive anche Ubi Banca, che va avanti con l’aumento di capitale da 400 milioni di euro, e Banca Pop Emilia Romagna mentre in chiusura la migliore del comparto del credito sull’Ftse Mib è Banco Bpm. Fuori dal paniere principale,Bca Carige balza, festeggiando sia l’annuncio del trasferimento di un portafoglio di crediti in sofferenza da 938 milioni di euro lordi a un apposito veicolo di cartolarizzazione sia la stretta sulla nomina del nuovo ad. Intanto sale l’attesa per il consiglio di amministrazione di mercoledì, chiamato a prendere decisioni fondamentali anche in risposta alla Bce, che ha fissato nel 23 giugno l’ultima data utile per fornire indicazioni sulla governance e sull’aumento di capitale. Aumento che potrebbe essere di entità più elevata rispetto ai 450 milioni indicati dalla precedente gestione. Per altro la stessa Bce, secondo indiscrezioni, avrebbe fissato in 600 milioni il fabbisogno patrimoniale minimo per Banca Carige.

St promossa da Goldman Sachs, Campari da Hsbc

Il miglior titolo dell’Ftse Mib alla fine è Stmicroelectronics, dopo che Goldman Sachs ha ritoccato al rialzo il target di prezzo sulle azioni della società italo-francese da 11,8 a 13,7 euro, pur confermando la raccomandazione neutrale. Corrono anche le Davide Campari, spinte dal giudizio favorevole di ‘Buy’ di Hsbc, che ha ritoccato al rialzo il target di prezzo a 7,4 euro dai precedenti 6,2. Le Fiat Chrysler Automobiles hanno più volte cambiato la direzione di marcia per poi chiudere attorno alla parità, dopo le rassicurazioni dell’ad, Sergio Marchionne, sulla vicenda delle emissioni di gas negli Stati Uniti, che secondo il manager non avrà conseguenze sugli obiettivi del piano al 2018. L’azienda ha intanto smentito le indiscrezioni riportate dalla stampa giapponese sullo stop alla commercializzazione nel Paese del Sol Levante per le le auto a marchio Chrysler.

Effetto dividendo su Poste e Terna

Perdono quota le Poste Italiane , nel giorno dello stacco del dividendo, che per i titoli della società è di 0,39 euro per ogni azione, per un controvalore complessivo di 509 milioni di euro. Si tratta di un dividendo generoso considerando che rappresenta circa l’80% dell’utile netto, che l’anno scorso si è attestato a 622 milioni di euro. Il rendimento della cedola di Poste, rispetto alla chiusura delle azioni di venerdì scorso, si attesta attorno al 6% ed è uno dei più elevati del mercato italiano L’effetto stacco cedole, comunque, pesa anche sulle quotazioni di Terna e su quelle di Exor. Fuori dal paniere principale distribuiscono la cedola Autogrill, Iren, Acea edHera.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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