Vasco Rossi, il figlio: «Quando mio padre è sul palco è solo un artista»
MODENA – Arriva in bicicletta e vorrebbe certamente passare inosservato. Ma il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, senza volerlo lo inchioda al suo ruolo: «Lui è Lorenzo, il figlio di Vasco, dai che te lo presento». E il trentunenne Lorenzo può solo sospirare e, da persona gentile quale è, rispondere a qualche domanda.
Come mai qui in bicicletta?
«Lavoro da sette mesi alla Best Union che gestisce l’evento. Corro avanti e indietro per i biglietti, avrò fatto 25 chilometri oggi. Sarei anche stanco».
Si vede il concerto?
«Chiaro. Sono 16 anni che non ne perdo uno. Mi butto in mezzo agli amici sotto al palco: petto nudo e comincio a saltare. Mi piace da morire».
Com’è la convivenza con un padre famoso?«Ho imparato a scindere le due cose: esiste il Vasco artista che mi godo come ogni spettatore perché è sempre un’emozione. Lui quando sale sul palco è carico come una molla e mi conquista sempre. E poi c’è il Vasco padre che, una volta finito il concerto, si fa affettuoso. Soprattutto adesso che gli ho dato una nipotina».
Cosa pensa di questo evento?
«Premessa: io non c’entro nulla con la scelta di Best Union come organizzatrice. Anche perché preferisco i tour alla data unica. Il tour non finisce mai, troppo bello. Così invece fa 4 ore e poi se ne riparla l’anno prossimo».
«Lavoro da sette mesi alla Best Union che gestisce l’evento. Corro avanti e indietro per i biglietti, avrò fatto 25 chilometri oggi. Sarei anche stanco».
Si vede il concerto?
«Chiaro. Sono 16 anni che non ne perdo uno. Mi butto in mezzo agli amici sotto al palco: petto nudo e comincio a saltare. Mi piace da morire».
Com’è la convivenza con un padre famoso?«Ho imparato a scindere le due cose: esiste il Vasco artista che mi godo come ogni spettatore perché è sempre un’emozione. Lui quando sale sul palco è carico come una molla e mi conquista sempre. E poi c’è il Vasco padre che, una volta finito il concerto, si fa affettuoso. Soprattutto adesso che gli ho dato una nipotina».
Cosa pensa di questo evento?
«Premessa: io non c’entro nulla con la scelta di Best Union come organizzatrice. Anche perché preferisco i tour alla data unica. Il tour non finisce mai, troppo bello. Così invece fa 4 ore e poi se ne riparla l’anno prossimo».
Il suo brano preferito?
«”Occhi blu”: è mia figlia, nata due mesi fa. Lei è la gioia del nonno e del padre. Scusami, ma adesso devo proprio andare».
Dove?
«Sotto il palco, devo esserci».
La saluterà da lassù? Un cenno, un gesto d’intesa?
«No, questo mai. Quando parte la musica io sono solo uno dei 200 mila fan e lui è nient’altro che Vasco, il grande rocker. Poi, spenti i riflettori, tornerà a essere mio papà. E, se riesco, lo stringo».
«”Occhi blu”: è mia figlia, nata due mesi fa. Lei è la gioia del nonno e del padre. Scusami, ma adesso devo proprio andare».
Dove?
«Sotto il palco, devo esserci».
La saluterà da lassù? Un cenno, un gesto d’intesa?
«No, questo mai. Quando parte la musica io sono solo uno dei 200 mila fan e lui è nient’altro che Vasco, il grande rocker. Poi, spenti i riflettori, tornerà a essere mio papà. E, se riesco, lo stringo».
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