Mattarella: «Su migranti serietà, non battute. No a sovranità come clava»
«È una discussione collegiale, seria e responsabile, quella che chiediamo, senza spazio per battute estemporanee al limite della facezia, che non si addicono al dialogo e al confronto internazionali». Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando alla Farnesina della crisi dei migranti e delle politiche di chiusura di alcuni Paesi europei. «Il mondo di oggi non può essere considerato un’arena nella quale siano in brutale competizione sovranità impugnate come clave, in una logica di antagonismo o addirittura di scontro». «I problemi hanno una dimensione in natura che travalica le capacità persino dei Paesi economicamente o militarmente più forti. In tal senso – ha aggiunto – l’antistorico richiamo all’autosufficienza rappresenta uno schermo che si rivelerebbe tanto illusorio quanto fragile».
«Il nostro Paese in graduale inversione di tendenza»
«A livello nazionale dopo anni di crisi e stagnazione, grazie allo sforzo congiunto, il Paese ha registrato una graduale inversione di tendenza che va rafforzata nel tempo e a ritmo più consistente. È indispensabile mettere in sicurezza questo andamento». «In un momento nel quale – da più parti – le spinte verso il protezionismo si fanno più assertive, mettendo a rischio la crescita mondiale, è l’Europa nel suo insieme a dover reagire, attraverso comportamenti coerenti che garantiscano ai nostri soggetti economici di poter operare in libertà e in sicurezza, agli investitori di poter agire protetti da norme eque e condivise, ai consumatori di essere tutelati e di vedere i propri diritti rispettati».
«Le misure per rendere solido il sistema bancario»
«Il Paese ha bisogno delle vostre energie per trasmettere e far recepire un messaggio chiaro sui numerosi, positivi cambiamenti che si sono prodotti nel nostro Paese, a partire dal percorso di riforme posto in essere e in atto, dalle misure adottate per rendere solido il sistema bancario, nonché dai dati incoraggianti che registriamo nel nostro interscambio, a dimostrazione del valore e della costante vitalità del «Sistema Italia».
CORRIERE.IT