Ancora rialzi per l’Europa con il super-euro e il bond greco
Ancora una chiusura decisamente positiva per i listini europei che hanno festeggiato il buon dato di luglio dell’indice tedesco Ifo e il primo ritorno della Grecia sul mercato del debito dal 2014. La prima emissione del Tesoro ellenico ha permesso di raccogliere 3 miliardi di euro a un tasso inferiore alle attese ed è stata salutata come un successo assoluto dal primo ministro greco Alexis Tsipras e un passo importante in vista della fine del terzo programma di aiuti internazionali previsto nel 2018. I listini europei hanno anche beneficiato dei buoni risultati trimestrali riportati da alcune blue chips americane, in particolare da Caterpillar e McDonald’s mentre i conti di Alphabet e General Motors non hanno pienamente convinto i mercati. Da Washington sono invece giunti segnali misti per l’Italia da parte del Fondo Monetario Internazionale che ha confermato il rialzo delle stime di crescita del pil per il 2017 da +0,8% a +1,3% ma ha ricordato come il problema degli Npl in Italia rappresenti ancora una grossa zavorra per le prospettive di crescita e ha pronosticato un ritorno del paese ai livelli pre-crisi solo a metà del prossimo decennio. In chiusura di contrattazioni, Milano ha terminato a +0,69%, in linea con le altre borse europee, mentre lo spread è tornato a crescere leggermente salendo dell’1,29% a 156,80 punti dai 155 di ieri sera. Il rendimento dei titoli di stato italiani a 10 anni è invece salito al 2,14%.
Wall Street in rialzo dopo trimestrali, S&P su livelli record
Sull’altra sponda dell’Atlantico andamento contrastato per Wall Street con il Dow Jones che guadagna circa mezzo punto percentuale mentre il Nasdaq rimane seppur di poco sotto la soglia della parità. A decidere il diverso andamento sono i risultati trimestrali riportati da alcune blue chips. Hanno convinto sul Dow Jones quelli di Caterpillar e McDonald’s mentre il Nasdaq risente dei conti di Alphabet. La società madre dì Google ha dovuto iscrivere a bilancio un onere di 2,7 miliardi per la multa comminata dalla Comissione Europea per violazione delle regole antitrust. Fra le altre blue chips poco convincenti i risultati di General Motors .
Luxottica festeggia la semestrale, St sale in attesa dei conti
Tra i titoli rialzo dell’1.54% per Luxottica Group, che ha pubblicato ieri i risultati dei primi sei mesi dell’anno chiusi con un utile netto di 562 milioni di euro, in progresso del 18,1% e un fatturato di 4,9 miliardi di euro, in crescita del 4,2 per cento. Il risultato operativo ha totalizzato 868 milioni (+10,1%). Dal punto di vista geografico, in Nord America il fatturato è salito dell’1,9% nel semestre (-1% a cambi costanti) a 2,79 miliardi di euro, con un ritorno alla crescita nel secondo trimestre (+2,7% a cambi correnti e +0,4% a cambi costanti a 1,42 miliardi). Nella prima metà dell’anno «l’Europa si è confermata motore di crescita del gruppo», con un fatturato in aumento del 13% a cambi correnti a 2,2 miliardi (+14,9% a cambi costanti). La crescita nella regione è trainata da Germania, Italia, Spagna, Portogallo e dai Paesi dell’Est Europeo. Luxottica, alla luce dei risultati semestrali, ha confermato l’outlook per l’intero anno. St Microelectronics ha invece chiuso in rialzo dello 0,63% in attesa della pubblicazione dei conti.
Saipem soffre dopo taglio stime
Dopo un avvio positivo ha chiuso in terreno negativo Saipem che ha ceduto l’1,36%dopo aver pubblicato i conti dei primi sei mesi del 2017 e aver annunciato un taglio della guidance su ricavi e utili per l’intero anno. Nel primo semestre Saipem ha generato ricavi pari a 4.590 milioni, in calo rispetto ai 5.275 milioni nel primo semestre del 2016, un ebitda adjusted di 524 milioni che si confronta con i 669 milioni nel primo semestre del 2016) un ebit adjusted di 260 milioni (324 mln), un ebit di 124 milioni (237 mln), un utile netto adjusted di 92 milioni (140 mln) e una perdita netta di 110 milioni rispetto ad un utile netto di 53 milioni del primo semestre del 2016). Saipem ha anche annunciato che la guidance di ricavi passa da circa 10 a circa 9,5 miliardi di euro. Nonostante ciò, le positive performance operative, in particolare dell’E&C Offshore, consentono al gruppo di mantenere invariata la guidance di ebitda, che dovrebbe attestarsi a circa 1 miliardo di euro. L’utile netto adjusted è stimato attorno ai 200 milioni di euro rispetto ai 230 milioni precedenti, a causa di maggiori oneri finanziari. Intanto nel primo semestre dell’anno il gruppo Saipem ha registrato nuovi ordini per 2.088 milioni, in calo rispetto ai 3.328 milioni del primo semestre 2016. Il portafoglio ordini residuo ammonta a 11.717 milioni di euro (14.219 milioni di euro al 31 dicembre 2016).
Telecom ancora sotto i riflettori dopo l’addio Cattaneo
Telecom Italia (+1.6%) è rimasta ancora al centro dell’attenzione dopo l’addio dell’amministratore delegato Flavio Cattaneo, al quale è stata riconosciuta una buonuscita da 25 milioni di euro. Per giovedì è in calendario una nuova riunione del consiglio di amministrazione su conti e successione dell’ex manager di Terna e Ntv. Nel dettaglio, ieri il cda del gruppo di tlc ha votato a maggioranza per l’uscita di Cattaneo, al quale saranno riconosciuti 25 milioni di euro «a titolo di transazione». Giovedì 27 luglio, invece, è in calendario una nuova riunione del cda per esaminare i risultati del primo semestre e per definire la nuova governance. Secondo indiscrezioni stampa, l’attuale presidente Giuseppe Recchi potrebbe essere nominato ceo e Amos Genish, manager vicino a Vivendi, general manager. Si parla anche delle ipotesi di sviluppo di un accordo con Canal+ (Vivendi) per i contenuti, quando gli analisti bollano come «poco credibile» l’ipotesi di uno scorporo della rete, mentre considerano di più la possibilità che Tim punti a un conferimento di Open Fiber, magari in cambio di azioni.
Alla Borsa di Parigi tonfo di TechnipFMC
Restando nel settore dei servizi petroliferi, tondo di TechnipFMC alla Borsa di Parigi. I titoli del gruppo di servizi petroliferi cedono oltre sette punti percentuali, dopo aver ceduto anche quasi il 10 per cento. A provocare la pioggia di vendite sui titoli della società transalpina la notizia – per ammissione della stessa TechnipFMC – che nei conti del primo trimestre 2017 c’è un errore di circa 200 milioni di dollari. In un documento inviato alla Sec degli Stati Uniti – la autorità Usa che vigila sulla Borsa – il gruppo francese spiega di aver sopravvalutato di 209,5 milioni di dollari i risultati del primo trimestre per il quale deve, quindi, dichiarare una perdita netta, invece dell’utile. «Il gruppo ha rilevato errori nei tassi utilizzati per calcolare gli effetti dei tassi di cambio su alcuni dei suoi progetti di ingegneria e di costruzione» scrive TechnipFMC nel documento.
In Germania Ifo sopra le attese, da Oltreoceano nuova raffica di dati
Mentre in Europa sta entrando nel vivo la stagione delle semestrali, prosegue la pubblicazione dei dati delle società di Wall Street. Tra i big, oggi sono in calendario i conti di Caterpillar, General Motors e McDonald’s. Sul fronte macro, nel Vecchio Continente è stato pubblicato in mattinata l’indice tedesco Ifo per il mese di luglio, salito a muovi record, quando in Italia è stato reso noto il dato sugli ordini all’industria di maggio. L’indice Ifo, che misura la fiducia delle imprese, nel mese di luglio è salito a 116 punti da 115,1 di giugno e contro attese per una flessione a 114,9. Il sentiment tra le imprese, segnala l’istituto Ifo, è di “euforia”. L’indice sulle aspettative economiche si attesta a 107,3, quello sulle condizioni correnti a 125,4. Per quanto riguarda l’Italia, a maggio, nell’industria del nostro Paese si rileva si rileva un significativo incremento congiunturale degli ordinativi (+4,3%) e del fatturato (+1,5%), che riporta l’indice sugli elevati livelli di dicembre. Dagli Stati Uniti nel pomeriggio, invece, è arrivato l’indice dei prezzi delle case Case-Shiller per il mese di maggio che ha registrato un rialzo del 5,7%, e sono attesi la fiducia dei consumatori per il mese di luglio e l’indice manifatturiero Fed di Richmond per il mese di luglio.
Euro ai massimi da agosto 2015, sale prezzo del petrolio
Sul fronte dei cambi l’euro si è ulteriormente rafforzato arrivando a toccare quota 1,17 sul dollaro, massimo da agosto 2015, per poi chiudere attorno a 1,1663 da 1,1653 ieri sera. Il cross euro/yen ha invece chiuso a 130,13 (da 129,29) mentre il rapporto dollaro/yen è fissato a 111,67 (111,02). In rialzo, infine, il prezzo del petrolio: il future settembre sul wti sale del 2,37% a 47,39 dollari al barile.
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)