Wall Street vola sulle ali di Boeing. Scontro con Parigi affossa Fincantieri (-8,7%)
–di Flavia Carletti
Chiusura positiva per le Borse europee, mentre Wall Street ha segnato nuovi record con il Dow Jones e il Nasdaq. Mentre gli investitori aspettano la riunione della Federal Reserve di questa sera, l’attenzione è rivolta alle trimestrali, in generale positive. La big di oggi che sta trascinando il listino a stelle e strisce è Boeing, che ha pubblicato conti sopra le attese. La Banca centrale statunitense dovrebbe lasciare invariata la sua politica monetaria, ma potrebbe ammorbidire il suo orientamento nel comunicato che sarà diffuso al termine della riunione.Ci si aspetta che la Fed ribadisca che sta continuando a monitorare da vicino gli sviluppi dell’inflazione e che dia indicazioni sulla riduzione del bilancio che potrebbe essere annunciato in settembre. Intanto a Milano il Ftse Mib ha terminato in progresso dello 0,56% e il Ftse All Share dello 0,46%, con il Cac40 a Parigi su dello 0,56%, il Dax30 a Francoforte dello 0,33% e il Ftse100 a Londra dello 0,24 per cento.
Ferrari in luce, Stm sale dopo i conti trimestrali
Tra i titoli, a Milano regina di seduta Ferrari (+4,16%), che ha aggiornato i suoi massimi, quando la pubblicazione dei risultati semestrali è tra una settimana. Restando alla galassia Agnelli, Fca ha guadagnato lo 0,99%, alla vigilia dei conti, Exor lo 0,65% e Cnh Industrial lo 0,56%, dopo aver recuperato dai minimi della seduta. Subito dopo la pubblicazione della trimestrale, i titoli Cnh sono scivolati in coda al Ftse Mib per poi recuperare prima della chiusura. In progresso anche Stmicroelectronics (+2,02%), che ha pubblicato una seconda trimestrale migliore delle attese e Campari (+1,62%), che riceve commenti positivi sulla cessione dei marchi Carolans e Irish Mist a Heaven Hill Brands. in particolare, il gruppo italofrancese ha riportato numeri per secondo trimestre sopra le stime sia a livello di fatturato che di marginalità con un ebit adjusted superiore del 5% meglio alle stime di consenso. Per quanto riguarda Campari, invece, diversi analisti sottolineano come dopo questa operazione, il gruppo sia libero di dedicarsi all’integrazione di Grand Marnier.
Continua a salire Telecom, domani cda sui conti
Bene anche Telecom Italia (+0,82%), che domani pubblicherà la semestrale, quando le decisioni sull’avvicendamento al vertice dopo l’uscita di Flavio Cattaneo risultano rimandate ai primi di agosto. Intanto la controllata Tim Brazil ha pubblicato i risultati del secondo trimestre 2017 che sono stati migliori delle attese. Tim Participacoes, la controllata brasiliana di Tim, ha chiuso il secondo trimestre 2017 con un utile netto di 219 milioni di reais, quasi triplicato rispetto ai 74 milioni dello stesso periodo del 2016. L’ebitda normalizzato è salito del 15,5% annuo, raggiungendo un margine del 35,3% (+375 punti base rispetto al secondo trimestre 2016) e facendo segnare la quindicesima espansione trimestrale consecutiva. I ricavi dei servizi mobili sono cresciuti del 5%, mentre costi e spese sono «rimasti sotto controllo», calando del 2,5%. Il numero di abbonati è salito del 15,1% annuo ed è ora il 26% della base clienti. I ricavi medi per unità (Arpu) sono aumentati del 12,6% annuo, facendo registrare il sesto trimestre consecutivo di crescita. La copertura 4G ha raggiunto 1.850 città, raggiungendo l’80% della popolazione urbana.
Fincantieri paga lo scontro con Parigi su Stx France
Ma oltre alle trimestrali, il mercato ha guardato con attenzione alla vicenda Fincantieri: il titolo ha registrato un tonfo superiore all’8% mentre si inasprisce lo scontro con Parigi sul controllo di Stx France. Nel corso della seduta, le azioni, dopo essere state fermate per eccesso di volatilità, sono rientrate in calo di oltre il 12% per recuperare dai minimi. Il Governo italiano ieri ha bocciato l’ultima proposta per un controllo paritetico sulla società da parte di Fincantieri e dei francesi. E stamattina è arrivata la risposta. Il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire ha ribadito: «Noi vogliamo poter mantenere un controllo paritario» dei cantieri navali di Stx France «con i nostri amici italiani. Ma se rifiutassero la proposta onesta che gli è stata fatta, lo Stato eserciterà il suo diritto di prelazione». Nel primo pomeriggio il ministro dell’Economia, Piercarlo Padoan, ha affermato che «non c’è nessun motivo per cui Fincantieri debba rinunciare alla maggioranza e al controllo della società francese».
Petrolio in rialzo, Wti a top quasi due mesi dopo calo scorte Usa
Il petrolio quotato al Nymex (segui qui l’andamento di Brent e Wti), in rialzo prima del dato sulle scorte settimanali americane, ha accelerato il passo e si portato ai massimi in quasi due mesi, confermandosi sopra i 48 dollari al barile dopo il dato. Gli stock di petrolio sono calati più delle stime (-7,208 milioni di unità nella settimana chiusa il 21 luglio, mentre gli analisti attendevano un ribasso di 2,6 milioni di barili). Il ribasso è stato comunque inferiore a quanto previsto dall’American Petroleum Institute, che aveva anticipato un calo di 10,2 milioni di barili. Inoltre, anche gli stock di distillati sono scesi più di tre volte tanto rispetto alle aspettative. In chiusura dei mercati europei il contratto sul Wti consegna settembre sale dell’1,19% a 48,46 dollari al barile, con il contratto sul Brent del Mare del Nord di uguale scadenza che guadagna un punto percentuale a 50,71 dollari al barile. Questo movimento ha sostenuto parzialmente i titoli del comparto petrolifero, in particolare Saipem (+1,96%), che recupera terreno dopo una seduta volatile ed Eni (+0,53%).
Euro resta sotto soglia 1,17 dollari
Sul mercato dei cambi, la moneta unica ha ritracciato dai massimi da agosto 2015 della vigilia e passa di mano a 1,1637 dollari (1,1632 in avvio e 1,1663 ieri sera), oltre a 130,377 yen (130,14 yen e 130,13). Il biglietto verde vale 112,035 yen (111,88 e 111,67).
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)